Il presidente della Regione: "La Regione risparmia 2 milioni. C'è chi immagina di ricattare un'istituzione, questa storia è finita"
“Ci sono dei cafoni a Napoli che rimangono cafoni e che immaginano di poter ricattare un’istituzione. Ho cercato di spiegare che questa storia a Napoli è finita. Quando si fa la programmazione culturale, prima si approvano i bilanci, poi si decide quel che si programma. C’è un’antica tradizione a Napoli per cui si fa tutto il contrario. Prima si programma, ‘a capocchia’, mette in piedi le cose che gli piacciono, e poi ricatta le istituzioni perché chiede soldi: ‘O mi date soldi oppure faccio la conferenza stampa’. Quindi la vicenda del Mercadante si tradurrà in questo, che la Regione risparmierà altri due milioni di euro perché la cafoneria noi non la finanziamo“. Così il presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, sulla vicenda del teatro Mercadante di Napoli: ieri il direttore del teatro Roberto Andò aveva annunciato la sospensione della rassegna teatrale estiva a Pompei a causa del taglio di due milioni di euro deciso da Palazzo Santa Lucia. De Luca ha parlato a margine della presentazione, proprio a Palazzo Santa Lucia, del Napoli Comicon 2023. “Sono del tutto indifferente ai ricatti che vengono operati, da sempre. Con la regione Campania bisogna avere rispetto”, ha aggiunto De Luca.
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