I segretari di Cgil, Uil e Cisl a Roma per la presentazione del concerto del Primo Maggio. Landini: "Non abbiamo avuto risposte"

Il leader dei principali sindacati italiani, Maurizio Landini (Cgil), Pierpaolo Bombardieri (Uil) e Luigi Sbarra (Cisl) puntano il dito contro il governo Meloni in merito al decreto lavoro. “Non è il momento della propaganda, è il momento di fare delle cose concrete. Nonostante le nostre richieste su questi temi non siamo mai stati convocati. I tavoli partiti su salute, sicurezza, pensioni sono naufragati e ad oggi non abbiamo risposte su questi temi”, ha detto il segretario della Cgil Landini a margine della presentazione del concerto del Primo Maggio a Roma.

“Abbiamo scelto di mobilitarci per cambiare le cose. Se entro il 20 maggio, quando ci saranno queste grandi manifestazioni, non ci saranno risposte è chiaro che per noi la mobilitazione dovrà proseguire. Ci sono tre priorità: salari, fisco e sanità. Bisogna superare una precarietà folle che sta colpendo i giovani che continuano ad andarsene dal nostro Paese”, ha concluso.

Le accuse partono anche dal segretario della Uil Bombardieri. “E’ singolare che per sei mesi il governo si sia dimenticato del lavoro e se ne ricordi giusto per il Primo Maggio. Hanno dato anche enfasi al fatto che loro si riuniscono persino il Primo Maggio. Qualcuno ha detto che mentre i giovani stanno a cantare e ad ascoltare musica, loro lavorano. Con quello che guadagnano possono lavorare anche tante altre domeniche”, ha detto il numero uno dell’Unione italiana del lavoro. “Sul decreto, aspettiamo di vederlo, non c’è un confronto. Dai giornali leggiamo che c’è un aumento degli interventi sul cuneo fiscale. Noi ricordiamo che sono insufficienti. Quegli interventi di cui si parla probabilmente daranno intorno ai 15 euro lordi in busta paga al mese ai lavoratori. Vorrei ricordare che con l’inflazione degli ultimi due anno ogni lavoratore ha perso quasi una mensilità o poco più di una mensilità, parliamo di 1200-1300 euro. Se l’extra tassa fosse applicata alle grandi banche, alle Big Pharma si potrebbero trovare risorse in più. Probabilmente il governo ha paura di scontrarsi con le grandi forze economiche di questo Paese”, ha aggiunto Bombardieri.

“A leggere i giornali pare che ci sia una coincidenza di un Consiglio dei ministri fissato per il Primo Maggio per adottare provvedimenti importanti”, ha detto Sbarra, segretario della Cisl. “Noi non abbiamo contezza di questi provvedimenti perchè il governo in queste ultime settimane e mesi non ha inteso ascoltare e dialogare con i sindacati. Speriamo che prima del Primo Maggio il governo dia un segnale di disponibilità con una convocazione rivolta al sindacato. Il giudizio sui testi lo daremo quando avremo le misure ufficiali”.

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