Il leader della Lega sui social: "Aspettiamo le scuse di tanti"
Archiviata l’inchiesta sui (presunti) fondi russi della Lega, Matteo Salvini annuncia querele in un post su Twitter: “Archiviata l’inchiesta sui presunti fondi russi del caso Metropol. Adesso aspettiamo le scuse di tanti, e prepariamo le querele per molti”, scrive il leader della Lega.
Archiviata l’inchiesta sui presunti fondi russi del caso Metropol.
Adesso aspettiamo le scuse di tanti, e prepariamo le querele per molti.— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) April 27, 2023
Il giudice per le indagini preliminari di Milano Stefania Donadeo ha archiviato l’inchiesta sul ‘caso Metropol’ relativo alla presunta trattativa per finanziare illegalmente la Lega di Matteo Salvini con 65 milioni di euro e che sarebbe stata condotta nell’hotel di Mosca il 18 ottobre 2028 tra il presidente dell’associazione ‘LombardiaRussia’, Gianluca Savoini, l’ex bancario Francesco Vannucci e l’avvocato Gianluca Meranda e tre presunti intermediari russi attraverso una partita di petrolio. “I fatti emersi dalle indagini non sono sufficienti a ritenere integrata la fattispecie di corruzione – si legge del decreto di archiviazione del Gip di 18 pagine – non tanto perché l’operazione economica non sia andata a buon fine, quanto perché i soggetti russi con cui gli indagati si sono interfacciati, non appaiono rivestire la qualifica di pubblica ufficiali”.
Archiviata anche l’accusa di finanziamento illecito alla Lega perché non si è conclusa “nè la fase di destinazione di una certa percentuale alla Lega ma neanche l’operazione principale di compravendita di prodotti petroliferi”. L’archiviazione per Savoini, Meranda e Vannucci era stata chiesta anche dalla Procura di Milano rappresentata dall’Aggiunto Fabrizio de Pasquale e dai pm Giovanni Polizzi e Cecilia Vassena che avevano iniziato a indagare dopo la pubblicazione di due articoli de l’Espresso e del ‘Libro nero della Lega’ a firma dei giornalisti Giovanni Tizian e Stefano Vergine.
Il decreto di archiviazione: “Inequivocabile obiettivo finanziamento illecito”
Le “trattative” fra i presunti intermediari della Lega a Mosca con Rosneft e Gazprom “non hanno avuto sviluppi stante la divulgazione a mezzo stampa delle trattative in parola”. Lo scrive la gip di Milano, Stefania Donadeo, nel decreto di archiviazione dell’inchiesta per il ‘caso Metropol’ che riguardava la negoziazione messa in atto dal presidente dell’associazione ‘LombardiaRussia’, Gianluca Savoini, l’ex bancario Francesco Vannucci e l’avvocato Gianluca Meranda, per la compravendita di una partita di petrolio dalla Russia con cui finanziare la Lega di Matteo Salvini. Per il giudici per le indagini preliminari “occorre chiedersi se dette trattative possono integrare un fatto penalmente rilevante” e “i risultati delle indagini svolte non consentono di formulare una ragionevole ipotesi di condanna”. Le diverse trattative intavolate – tutte saltate e non andate in porto – avrebbero riguardato la vendita dalla Russia di 6 milioni di tonnellate metriche di prodotti petroliferi facendole acquistare dalla banca Euro IB – di cui Meranda e Vannucci “rivendicavano l’affidabilità” – a un prezzo inferiore a quello di mercato per rivenderle a un prezzo superiore a accantonare il fondo con cui finanziare la Lega e remunerare i russi coinvolti nell’operazione, che salterà per il “rifiuto da parte di Rosneft dovuto all’eccessivo sconto richiesto dal potenziale acquirente”.
“È risultato dalle indagini che gli atti posti in essere erano inequivocabilmente diretti verso l’obiettivo finale di finanziare illecitamente il partito della Lega, grazie ai rapporti che Savoini, presidente dell’associazione culturale Lombardia-Russia, aveva saputo tessere con influenti personaggi del mondo politico, economico e culturale russo”. Così la gip di Milano, Stefania Donadeo, nel decreto di archiviazione dell’inchiesta sul ‘caso Metropol’ a carico di Gianluca Savoini, Francesco Vannucci e Gianluca Merenda che erano accusati di aver trattato una partita di petrolio a sconto dalla Russia per finanziare la Lega con 65 milioni di euro. Trattativa di cui “non si sono perfezionate neppure le prime fasi”, scrive la gip accogliendo la richiesta di archiviazione depositata dalla Procura di Milano, con “l’intera operazione” che “rientra in un proposito criminoso non costituente reato”.
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