Il ministro degli Esteri: "Resta un'offesa all'Italia che non può passare inosservata"
Le parole del ministro francese Darmanin sulla gestione dell’emergenza migranti da parte dell’Italia è “un incidente di percorso” che però “non può passare inosservato quando c’è un’offesa all’Italia”. Lo ha detto il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani alla presentazione a Roma dello studio del Parlamento europeo sui costi della non Europa. “Un conto è la divergenza, un conto è l’insulto”, ha aggiunto Tajani, “c’è stata un’aggressione forse dettata dalla politica interna però un ministro deve sempre contare fino a 10 prima di dire delle frasi che possono offendere altri Paesi”.
“Riforme, siamo aperti alle proposte delle opposizioni”
“Proseguiremo lo stesso con le riforme nonostante l’opposizione? Non l’ho mai detto. La domanda era ‘se le opposizioni andassero sull’Aventino voi fareste lo stesso le riforme?‘, e io ho risposto di sì. Bisogna ascoltare tutta la dichiarazione. Io non ho detto che si partirà in questo modo, ho risposto rispetto a un’ipotesi di negatività delle opposizioni. Siamo aperti alle proposte delle opposizioni. Bastava ascoltare tutto. Se uno non ascolta e commenta è difficile capirsi”. Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani fuori da Palazzo Madama per le celebrazioni per il 75esimo anniversario della prima seduta del Senato. “Calenda non è proprio un bravo studente. Legge soltanto le ultime tre righe”, ha aggiunto commentando le dichiarazioni del leader di Azione sull’atteggiamento del governo.
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