Venti pagine e 47 articoli per la bozza del disegno di legge sul Made in Italy che dovrebbe arrivare la prossima settimana in Consiglio dei ministri. Nel testo previste misure come il fondo sovrano, incentivazione del design e dell’ideazione estetica, rifinanziamento Nuova Sabatini, sostegno all’imprenditorialità femminile, incentivazione della proprietà industriale e misure verticali, cioè filiera legno-arredo 100% nazionale, l’istituzione del Liceo del Made in Italy.
“Nell’obiettivo di supportare la crescita e il consolidamento delle filiere strategiche nazionali, anche con riferimento alla fase dell’approvvigionamento di materie prime ed energia, il Ministero dell’economia e delle finanze è autorizzato ad investire, a condizioni di mercato, nel capitale di imprese nazionali ad alto potenziale o di imprese nazionali che, in ragione della rilevanza sistemica già raggiunta, possano generare importanti esternalità positive per il Paese e ridurre i costi di coordinamento tra gli attori delle filiere coinvolte'”, si legge nella bozza di disegno di legge sul made in Italy. “L’investimento è realizzato -viene aggunto – attraverso l’acquisto o la sottoscrizione di azioni o altri strumenti finanziari dei veicoli societari o fondi di investimento”.
Arriva, presso il ministero del made in Italy, un fondo da 60 milioni per il 2024 per la ‘filiera legno-arredo 100% nazionale e valorizzazione della filiera delle fibre tessili naturali’. Le risorse saranno ripartite con un decreto del Mimit da adottarsi entro 60 giorni dall’entrata in vigore del Ddl.
Previsto un fondo di 15 milioni per l’imprenditoria femminile. Le risorse stanziate, si legge nella bozza del ddl made in Italy, vengono erogate “al fine di rafforzare il sostegno alle iniziative di autoimprenditorialità promosse da donne e allo sviluppo di nuove imprese femminili su tutto il territorio nazionale”.
Un liceo “made in Italy” per promuoverne le conoscenze, le abilità e le competenze specifiche. In particolare si punterà ad approfondire la preparazione nelle scienze economiche e giuridiche riservando attenzione anche alle scienze matematiche, fisiche e naturali” è spiegato nella bozza. Spazio anche a principi e strumenti per la gestione d’impresa, tecniche e strategie di mercato per le imprese del Made in Italy” e di sostegno all’internalizzazione delle imprese dei settori del Made in Italy e delle relative filiere”.