Il Pd di Elly Schlein dà “la piena disponibilità ai territori colpiti e al governo per trovare soluzioni di unità nazionale per ristori, aiuti e interventi di ripristino” dopo le alluvioni che nei giorni scorsi hanno colpito l’Emilia-Romagna. A dirlo è stata la stessa segretaria dem, intervenendo al Festival dell’economia di Trento. “Abbiamo assistito a fenomeni mai visti prima. Parliamo di danni che, secondo le prime stime, sono di 7 miliardi”, ha aggiunto Schlein.
“Il Pd c’è per individuare le risorse ma bisogna parlare di prevenzione del dissesto idrogeologico. Non è il momento della strumentalizzazione, ma non aspettiamo la prossima tragedia: l’Italia spende di più per pagare i danni dei disastri ambientali che in prevenzione. Il negazionismo dei cambiamenti climatici ha fatto danni enormi, sia sostituito dalla politica del fare”, ha proseguito la segretaria dem. Che sul territorio di cui è stata vicepresidente ha detto: “In Emilia Romagna è stato fatto molto ma si può fare di più per la difesa idrogeologica del territorio spendendo un miliardo di euro. Ma c’è anche una responsabilità nazionale: serve una semplificazione del quadro normativo. Difficile dire che l’Emilia Romagna ha dimostrato una scarsa capacità di spesa. Diciamo invece che è un territorio fragile. Bisogna lavorare prima e meglio, dobbiamo farlo tutti. Serve una legge sul consumo di suolo e il Pd è impegnato in Parlamento per chiedere una legge su questo”.
A tenere banco sul banco dell’evento organizzato dal Sole 24Ore, anche il Pnrr dopo i rilievi di Bruxelles sull’Italia. “Il nostro Paese sta rischiando di perdere una grande occasione: siamo estremamente preoccupati sull’attuazione del Pnrr, occasione storica e irripetibile per il nostro Paese. Dobbiamo attrezzarci per stare dentro queste transizioni a testa alta. Lo possiamo fare se coinvolgiamo imprese, sindacati, università, centri del sapere e i Comuni”, ha detto Schlein.
In tema fiscale, Schlein ha detto: “Credo sia arrivato il momento di ridurre la tassazione su impresa e lavoro ma serve anche effettuare una riforma del catasto più equa e intervenire sull’imposta sulle successioni che in Italia è tra le più inique“. Poi ha aggiunto: “Sì le tasse a carico di imprese e lavoro vanno ridotte ma si deve pensare perché le tasse sulle rendite fiscali e immobiliari sono così basse. Si può dire? Non possiamo negare che siamo il Paese con la tassazione sulle successioni più iniqua e bassa, si può dire o no?”
“L’Italia ha il quinto debito pubblico a livello mondiale. Le politiche improntate sul rigore sono state sbagliate e lo ha dimostrato l’Unione europea che durante la pandemia ha messo in campo una campagna di investimenti straordinari. L’antidoto migliore contro il debito pubblico è fare investimenti, fare impresa“, ha aggiunto Schlein parlando di finanza pubblica.
“Il multilateralismo è in forte crisi. L’invasione criminale di Putin dell’Ucraina ha avuto un impatto geopolitico ma serve andare insieme verso un nuovo sistema di sicurezza mondiale. Da federalista europea, ritengo che sia imprescindibile costruire una politica di difesa comune europea“, ha affermato Schlein sulla guerra in Ucraina. Ha poi aggiunto: “La posizione dell’Italia è netta ma nello scenario dell’invasione criminale della Russia verso l’Ucraina vorrei un ruolo più deciso dell’Europa. Dobbiamo costruire una politica estera che non sia ostaggio degli egoismi degli Stati membri. Altrimenti saremo senza forza propulsiva. Da federalista europea, dico che per avere un ruolo non bisogna scegliersi gli amici sbagliati come invece ha fatto in questi ultimi anni Giorgia Meloni“.
In tema di Unione Europea e del rapporto del governo con Bruxelles, Schlein ha detto: “Nel resto del mondo si stanno ridefinendo le catene del valore. Invito il governo a non lamentarsi per le scadenze ma a chiedere all’Europa più risorse per le imprese e trasformare il lavoro”.
La leader del Pd ha anche parlato della sua visione politica al di là della stretta attualità. “Puntiamo molto sulla costruzione di un nuovo progetto e di un nuovo profilo del Pd. La politica si è ristretta a seguire l’hashtag quotidiano. Credo invece che si debba allungare nel pensiero”, ha detto. E per quanto riguarda la sua concezione dell’economia, ha affermato: “La crescita dell’indicatore del Pil è importante ma dobbiamo fare lo sforzo di cambiare il modello di sviluppo. Non basta più solo il Pil ma il Bes per misurare il benessere di una società secondo gli impatti sociali, ambientali, culturali e anche di genere”.