Si vota invece per il primo turno in Sicilia e Sardegna
Amministrative in Sicilia e Sardegna. Sono 128 i Comuni siciliani che il 28 e 29 maggio voteranno per eleggere i propri sindaci e per rinnovare i Consigli comunali e circoscrizionali. I seggi saranno aperti domenica (dalle 7 alle 23) e lunedì (dalle 7 alle 15). Si vota anche per i ballottaggi nei 41 comuni con più di 15mila abitanti in cui non è stato eletto un sindaco due settimane fa. Tra questi un capoluogo di regione, Ancona, e città come Brindisi, Vicenza e Pisa.
Affluenza alle 23 al 37,51%
Seggi chiusi per le elezioni amministrative. Il voto riprenderà oggi alle 7. L’affluenza alle urne per i ballottaggi delle amministrative in corso in Italia si conferma in calo rispetto alla precedente tornata elettorale. Alle 23 ha votato il 37,51% degli aventi diritto, a fronte del 45,43% nel primo turno.
Affluenza ancora in calo alle 19 al 27,65%
Affluenza ancora in calo alle 19 per i ballottaggi in corso: secondo il dato confermato dal Viminale quello del secondo turno delle 19 di oggi è del 27,65% contro il 35,95 % registrato alla stessa ora al primo turno. L’affluenza alle 12 si era attestata al 12%.
Affluenza in calo per i ballottaggi
Affluenza alle 12 in calo per i ballottaggi in corso: secondo il dato confermato dal Viminale quello del secondo turno delle 12 di oggi è del 12% contro il 13,86% registrato alla stessa ora al primo turno. Oggi sono chiamati alle urne per il secondo turno delle Amministrative 41 Comuni tra i quali 7 capoluoghi. I comuni capoluogo interessati al voto nella Penisola sono Ancona, Brindisi, Vicenza, Pisa, Siena, Massa e Terni.
L’affluenza in Sicilia
Secondo i primi dati sull’affluenza in Sicilia, per il voto alle Amministrative, nei 128 comuni alle urne, l’affluenza, aggiornata alle ore 12, è stata del 12,55%. Su 1.340.899 cittadini aventi diritto al voto, hanno votato in 168.350.Lo rende noto la Regione Siciliana in un primo report pubblicato nei suoi canali ufficiali.
Il voto in Sicilia
In Sicilia la popolazione coinvolta è di 1.387.169 abitanti, di cui 301.104 anche per le elezioni dei sei Consigli circoscrizionali e dei rispettivi presidenti a Catania. In 113 centri (fino a 15 mila abitanti) si voterà con il sistema maggioritario, in quindici comuni (nei quali l’eventuale ballottaggio si terrà l’11 e 12 giugno) con quello proporzionale. I consiglieri comunali da eleggere sono 1.646 e le sezioni elettorali che saranno costituite sono 1.579.L’elettore – sia per il Consiglio comunale che per quello circoscrizionale – può esprimere una o due preferenze nella stessa lista, ma di genere diverso: una femminile e una maschile. Il voto espresso per una lista si estende al candidato sindaco a essa collegato e non viceversa: il cosiddetto “effetto trascinamento”. Prevista anche la possibilità del “voto disgiunto”, che rende libero l’elettore di votare separatamente per un candidato sindaco e per una lista a questo non collegata. Sul sito istituzionale della Regione (www.elezioni.regione.sicilia.it) saranno pubblicate tre rilevazioni (domenica alle 12.30, 19.30 e 23.30 e lunedì alle 15.30) sull’affluenza degli elettori alle urne, con il raffronto dei dati rispetto alle ultime elezioni Amministrative dei Comuni interessati.Lo spoglio inizierà lunedì pomeriggio, subito dopo la chiusura delle operazioni di voto.
I dati provvisori, man mano che verranno trasmessi dalle prefetture territorialmente competenti al dipartimento regionale delle Autonomie locali, saranno immessi sul sistema Idec (realizzato con la collaborazione dell’assessorato dell’Economia e della società Sicilia digitale), elaborati dal programma e pubblicati in tempo reale sul portale della Regione Siciliana.
Tra i 128 Comuni chiamati alle urne ci sono quattro capoluoghi di provincia: Catania, Ragusa, Siracusa e Trapani. Oltre ad altri 11 grossi centri: Licata, Aci Sant’Antonio, Acireale, Belpasso, Biancavilla, Gravina di Catania, Mascalucia, Piazza Armerina, Comiso, Modica, Carlentini. Cinque i Comuni attualmente commissariati: Catania, Aidone (En), Trabia (Pa), Modica (Rg) e Priolo (Sr). Al voto anche Barrafranca (En), che nell’aprile del 2021 è stato sciolto per mafia.In provincia di Agrigento si rinnoveranno le amministrazioni di 14 Comuni. Si voterà con sistema proporzionale a Licata, mentre con il maggioritario a Burgio, Calamonaci, Castrofilippo, Cianciana, Grotte, Joppolo Giancaxio, Lucca Sicula, Menfi, Ravanusa, Sambuca di Sicilia, San Giovanni Gemini, Sant’Angelo Muxaro e Santo Stefano Quisquina.In provincia di Caltanissetta si voterà in 5 Comuni, tutti al di sotto dei 15.000 abitanti: Delia, Milena, Montedoro, Riesi e Sutera.Complessivamente sono 19 i Comuni della provincia di Catania nei quali si andrà al voto. Incluso il capoluogo, sono 7 i centri al di sopra dei 15 mila abitanti: Aci Sant’Antonio, Acireale, Belpasso, Biancavilla, Gravina di Catania e Mascalucia. I 12 Comuni nei quali si andrà al voto con sistema maggioritario sono Camporotondo Etneo, Castel di Iudica, Maletto, Mineo, Piedimonte Etneo, Riposto, San Cono, San Gregorio di Catania, Santa Venerina, Sant’Alfio, Valverde e Viagrande.Nell’Ennese andranno alle urne 9 Comuni. Si voterà con il sistema proporzionale solo a Piazza Armerina, mentre negli altri centri con il maggioritario: Aidone, Assoro, Barrafranca, Catenanuova, Cerami, Gagliano Castelferrato, Leonforte e Troina.
In provincia di Messina sono 32 i Comuni nei quali si andrà al voto, in tutti con sistema maggioritario: Alì, Alì Terme, Capizzi, Casalvecchio Siculo, Castel di Lucio, Castell’Umberto, Fondachelli Fantina, Frazzanò, Furci Siculo, Gualtieri Sicaminò, Mazzarrà Sant’Andrea, Militello Rosmarino, Monforte Sangiorgio, Mongiuffi Melia, Montagnareale, Motta Camastra, Pace del Mela, Roccafiorita, Roccalumera, Roccavaldina, San Filippo del Mela, San Fratello, San Teodoro, Santa Domenica Vittoria, Santa Lucia del Mela, Sant’Agata di Militello, Scaletta Zanclea, Taormina, Tripi, Tusa, Ucria e Valdina.In provincia di Palermo si voterà in 25 Comuni, tutti al di sotto dei 15 mila abitanti: Alimena, Baucina, Campofelice di Roccella, Campofiorito, Capaci, Casteldaccia, Castronovo di Sicilia, Cefalà Diana, Cerda, Collesano, Contessa Entellina, Geraci Siculo, Giuliana, Gratteri, Lercara Friddi, Marineo, Montemaggiore Belsito, Roccapalumba, Sciara, Sclafani Bagni, Trabia, Ustica, Ventimiglia di Sicilia, Vicari e Villafrati.Nel Ragusano si voterà in 4 Comuni. Insieme al capoluogo andranno al voto con sistema proporzionale anche Comiso e Modica. Ad Acate si voterà col maggioritario. Nel Siracusano la tornata elettorale coinvolgerà 8 Comuni. Insieme al capoluogo si voterà col proporzionale a Carlentini, mentre con il maggioritario a Buccheri, Buscemi, Francofonte, Palazzolo Acreide, Portopalo di Capo Passero e Priolo Gargallo.
Nel Trapanese si andrà al voto in 12 Comuni: si voterà con il proporzionale solo nel capoluogo, in tutti gli altri con il sistema maggioritario: Buseto Palizzolo, Castellammare del Golfo, Custonaci, Paceco, Pantelleria, Partanna, Poggioreale, San Vito Lo Capo, Santa Ninfa, Valderice e Vita.
Amministrative anche in Sardegna
Si vota per le elezioni Amministrative, oggi e lunedì, in 39 Comuni della Sardegna. Solo due i Comuni che superano la soglia dei 15mila abitanti e che dunque potranno andare al ballottaggio l’11 e 12 giugno: Assemini, nella città metropolitana di Cagliari, e Iglesias, nel sud ovest della Sardegna, ex capoluogo di provincia del Sulcis. In ciascuna delle due cittadine si presentano tre candidati a sindaco. Ad Assemini – attualmente guidata da un commissario – il Psd’Az, partito del governatore Christian Solinas, non si presenta per irrisolti contrasti con gli alleati del momento in Regione, e il resto è diviso tra l’appoggio a Niside Muscas (Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia) e Mario Puddu, primo grillino a conquistare il Comune del Cagliaritano dieci anni fa, che ora, uscito dal Movimento, guida una sua lista civica sostenuta anche da Riformatori, Udc, Sardegna 20Venti, Fortza Paris e Italia Viva. Il M5s, invece, appoggia Diego Corrias con il Pd Verdi, Possibile, Partito socialista italiano.
A Iglesias la spaccatura del centrodestra è certificata dalla candidatura solitaria di Luigi Biggio, 45 anni, consigliere comunale uscente ed ex assessore delle Politiche giovanili con la giunta Perseu, sostenuto dal simbolo di FdI, mentre il resto dei partiti appoggia, ma senza alcun simbolo, Giuseppe Pes, che nelle quattro civiche porta esponenti del M5s, che dunque non è alleato col Pd, Riformatori, Lega, Udc, Forza Italia. Il centrosinistra punta tutto sul sindaco uscente Mauro Usai, sostenuto da sette liste, oltre il Pd, Progressisti, Idea Sardegna e altre civiche. In totale nella città metropolitana di Cagliari sono due i Comuni al voto, in provincia di Nuoro e Oristano 12, a Sassari 6 e nel Sud Sardegna 11. Fra i Comuni al voto di media grandezza Tortolì e Jerzu in Ogliastra e Macomer e Oliena nel Nuorese, a cui si aggiungono altri Comuni più piccoli.
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