Il politico piemontese è scomparso all'età di 90 anni

Addio a Guido Bodrato, dirigente Dc ed ex ministro. Aveva 90 anni. Sui suoi canali social la notizia della scomparsa. “Guido – si legge – ci ha lasciati ieri sera per unirsi alla sua amata Irma. Fino all’ultimo lo ha sostenuto una invincibile passione politica, a difesa della Costituzione e della rappresentanza democratica del Parlamento. Che il suo esempio ci conduca. Una preghiera”.

Deputato ed eurodeputato

Piemontese, nato a Monteu Roero (Cuneo) il 27 marzo 1933, è stato deputato della Democrazia cristiana per sette legislature, dal 1968 al 1994, più volte ministro ed eurodeputato dal 1999 al 2004 nelle file dei Popolari dopo l’iniziale l’esperienza da consigliere comunale a Torino. Insieme a Carlo Donat-Cattin, è stato leader della corrente della sinistra della Dc e poi molto vicino a Benigno Zaccagnini e fondatore con Mino Martinazzoli e altri dell”Area Zac’.

Le esperienze di governo

Diverse le esperienze di governo per Bodrato. Prima da ministro della Pubblica istruzione dal 1980 al 1982 e poi da titolare del Bilancio e della programmazione economica nel V governo Fanfani. È stato anche vicesegretario unico Dc (prima con Ciriaco De Mita e poi con Arnaldo Forlani alla guida del partito) e quindi ministro dell’Industria e commercio nel governo Andreotti VII. Ha poi ricoperto il ruolo di commissario della Dc a Milano all’epoca di Tangentopoli e poi appoggiato il passaggio al Ppi. Nel suo curriculum anche l’esperienza da direttore politico del quotidiano ‘Il Popolo’ dal 1995 al 1999, prima dell’esperienza a Strasburgo.

Il ricordo di Mattarella

Fra i primi a ricordare Bodrato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha espresso “profonda tristezza”. “La sua lunga esperienza politica al servizio delle istituzioni è stata sempre vissuta nel segno di una rigorosa assunzione di responsabilità“, ha ricordato il capo dello Stato. Che lo ha definito “un intellettuale senza retorica e schivo da ogni tentazione ideologica, che ha sempre trovato nella Costituzione e nella sua appassionata difesa il suo orientamento”. Insomma, “per tante ragioni Guido Bodrato resta un testimone esemplare per la Repubblica e non soltanto per chi lo ha conosciuto e gli è stato amico”. Su Twitter l’omaggio dell’ex segretario del Pd, Enrico Letta: “Mi inchino di fronte ad un grande maestro di buona politica“. Di “maestro per intere generazioni” ha parlato il dem Dario Franceschini. E Pier Ferdinando Casini lo ha salutato così: “Anche chi, come me, è stato spesso in disaccordo con lui, ne ha sempre apprezzato l’amore per la politica e per le classi sociali piu deboli, che egli ha sempre difeso con limpida coerenza. Fino all’ultimo è stato un democratico cristiano autentico, capace di progettare il futuro e mai incline alle nostalgie”. 

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata