Il commissario Europeo all'Economia ospite della Repubblica delle Idee: "Ratifica del Mes darà vantaggi su altri negoziati"

Il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, ribadisce l’apertura dell’Unione alla revisione del Pnrr da parte dell’Italia, ma chiede al governo rapidità sulle proposte di modifica. “Da parte nostra c’è la totale apertura a discutere aggiustamenti, modifiche, aggiornamenti del Pnrr. Abbiamo solo bisogno che queste proposte ci arrivino presto, perché i ritardi di cui parla la relazione semestrale del governo presentata ieri o l’altro ieri al Parlamento possono essere gestiti onestamente”, ha detto Gentiloni intervenendo alla Repubblica delle Idee 2023 a Bologna. “Io ripeto sempre ai nostri interlocutori del governo italiano che però c’è una scadenza formale a fine agosto ma noi dobbiamo lavorare presto e bene. Quindi molto, molto presto, nelle prossime settimane. Sono convinto che questo lavoro comincerà con il governo italiano già nelle prossime settimane perché se aspettiamo la fine di agosto non è che sia una raccomandata che viene mandata a Bruxelles e quello è l’aggiornamento”, ha spiegato. “Sgombriamo il campo da un equivoco: non è che la Commissione europea non sia consapevole dei tempi stretti e dell’utilità di aggiustare, visto che c’è un tasso di inflazione più alto, alcuni materiali costano più di quanto non costassero quando il piano è stato congegnato, c’è una guerra, la situazione è cambiata e la Commissione ne è consapevole tant’è che ha aggiunto un capitolo energetico ai piani ai vari piani di rilancio e di recupero”, ha aggiunto. 

“Compensazioni sociali per misure green”

Molti gli argomenti trattati da Gentiloni nel suo intervento, tra cui l’impatto della transizione ecologica ed energetica sull’economia. “O c’è un investimento sociale contro le diseguaglianze della transizione climatica oppure questa rischia di diventare una bandiera contro la democrazia europea. Chi utilizza strumentalmente le costrizioni della transizione climatica contro la democrazia europea deve trovare dall’altra parte misure compensative misure di giustizia sociale, misure che aiutano le persone più fragili in questa transizione”, ha detto a riguardo l’ex premier. 

“Da ratifica Mes vantaggi su altri negoziati”

Un altro dei maggiori temi di confronto tra governo italiano e Unione Europea è inoltre la ratifica della riforma del Mes (Meccanismo Europeo di Stabilità). A riguardo, il commissario Europeo ha detto di non credere “che dalla mancata ratifica avremo vantaggi su altri negoziati“. Ha precisato poi: “Se devo ragionare in termini di utilità, non sono sicuro che una mancata ratifica renda un paese come l’Italia più forte nelle trattative che giustamente vuole intavolare su altri tavoli, come quello del Patto di stabilità. Non sono convinto che la mancata ratifica del Mes rafforzerebbe l’Italia. Penso che l’Italia se vuole ottenere una soluzione più avanzata sul Patto di stabilità ha molti argomenti, è un paese fondamentale nell’unione europea”.

“Per Bruxelles governo italiano non è come Ungheria”

Gentiloni ha escluso che agli occhi dell’Unione Europea il governo di Meloni sia considerato alla stregua degli esecutivi sovranisti dell’Est Europa come quello ungherese di Viktor Orban. “Io penso che a Bruxelles non ci sia questa sensazione che il governo italiano è come il governo ungherese. Onestamente penso che il lavoro del governo italiano si è anche sviluppato negli ultimi mesi per cercare di rassicurare e alla fine della fiera, il fatto che un governo in cui diverse componenti politiche partitiche avevano una posizione chiaramente antieuropea da molti anni – l’avevano cavalcata per molti anni e alcuni di loro avevano anche una posizione abbastanza amichevole nei confronti della Russia di Putin anche quella per molti anni – abbia invece una posizione interna all’Unione europea, che è una posizione netta sull’invasione russa dell’Ucraina, in questo momento a Bruxelles è la cosa che conta“, ha affermato. 

“Mi auguro visita in Tunisia sblocchi intesa su fondi”

Per quanto riguarda la grave crisi politica ed economica in Tunisia, Gentiloni ha detto: “Se mettiamo insieme Fondo monetario e Unione europea sono 2 miliardi di dollari e sarebbero sufficienti per mettere al sicuro dal punto di vista finanziario il paese. Stiamo lavorando perché non è semplice trovare questa intesa e io mi auguro che la visita che faranno Meloni von der Leyen e Ruth domenica in Tunisia contribuisca a questa intesa”. Poi ha aggiunto: “Se ci fosse un collasso economico finanziario della Tunisia sarebbe una sconfitta per l’Europa e sarebbe certamente un problema ulteriore dal punto di vista dei flussi irregolari per l’Italia – ha sottolineato -. Si sta cercando di trovare una soluzione, c’era un programma del Fondo monetario internazionale, un miliardo e 100 milioni di dollari, per evitare questo collasso noi come Unione europea avevamo un programma di assistenza macrofinanziaria di 900 milioni”.

 

 

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