È polemica aperta su una proposta di legge presentata alla Camera da FdI, a prima firma del capogruppo Tommaso Foti, che vieta la possibilità di adibire a luoghi di culto gli spazi non dotati delle relative destinazioni urbanistiche, a partire dalle moschee nei garage o nei capannoni industriali. Contro l’iniziativa si è scagliata l’Alleanza verdi sinistra con il deputato Angelo Bonelli, che parla di “una destra illiberale e discriminatoria che oggi con la proposta di legge a prima firma Foti di Fratelli d’Italia attacca le confessioni religiose non riconosciute. La legge di FdI che ha iniziato l’iter di approvazione in commissione ambiente alla Camera chiede la modifica all’articolo 71 del codice del Terzo settore per sancire l’esclusione delle agevolazioni urbanistiche alle associazioni di promozione sociale che svolgono, anche occasionalmente, attività di culto di confessioni religiose i cui rapporti con lo Stato non sono regolati dal Concordato, quindi discrimina tutti i culti che non siano la Chiesa Cattolica”, spiega, osservando che “se la norma fosse approvata le confessioni religiose che si dovessero trovare ad esercitare il culto in ambienti non conformi con gli strumenti urbanistici, andrebbero chiuse ma questo verrebbe applicato – secondo FdI – solo ai musulmani e a quelle confessioni non riconosciute”, e annunciando di aver “scritto al Presidente della Camera, Lorenzo Fontana per chiedergli di fermare questa follia”.
FdI, con il deputato Fabrizio Rossi, replica che “l’onorevole Bonelli, in uno slancio d’accento giuridico, sostiene che la norma contenuta in una pdl a prima firma del capogruppo di Fdi alla Camera Foti farebbe chiudere spazi che, senza idonea destinazione urbanistica, vengono utilizzati per finalità di culto. In realtà, la norma prospettata non è di interpretazione autentica, ragione per cui non opera retroattivamente e, quindi, l’unica cosa a cui pone fine sono le dabbenaggini giuridiche di Bonelli, atteso che potrà produrre effetti solo per il futuro. Bonelli all’evidenza ignora, o fa finta di non sapere, che i luoghi di culto – non di studio dello stesso o di svago annessi a quelli di culto – per potere essere realizzati necessitano di idonea classificazione urbanistica dettata dalla legge. E proprio per evitare la furbizia di aggirare la normativa vigente, si inserisce la proposta di legge a firma Foti soggetta, come tutte le proposte in fase di esame, a modifiche. Se poi il fine unico di Bonelli è quello di tifare per un sistematico aggiramento della normativa esistente, nata per ben altre finalità, è legittimo da parte sua sostenerlo, così come doveroso da parte nostra porre fine a detto malvezzo”, conclude l’esponente FdI.