Da imprenditore di successo alla fondazione di Forza Italia, passando per il Popolo delle Libertà fino alla riorganizzazione del partito del 24 marzo

Il 1994 resterà nella storia della Repubblica come l’anno della discesa in campo di Silvio Berlusconi. Con 9 minuti di videomessaggio andato in onda su tutti i telegiornali, il Cavaliere, fino ad allora imprenditore di successo, annuncia il suo ingresso in politica. Dopo appena due mesi dall’annuncio, Forza Italia vince le elezioni politiche del 27 e 28 marzo 1994 e Berlusconi diventa per la prima volta presidente del Consiglio. Non tutti i fedelissimi, però, approvarono la scelta di ‘scendere in campo’ come Fedele Confalonieri e Gianni Letta, cui si affiancavano anche Indro Montanelli (direttore de ‘il Giornale’, di proprietà di Berlusconi), Federico Orlando e Maurizio Costanzo: le cosiddette “colombe”. Un secondo gruppo di persone, i cosiddetti “falchi” come Marcello Dell’Utri, Cesare Previti ed Ennio Doris, credeva invece nella necessità di un impegno politico in prima persona dell’imprenditore milanese.

Forza Italia nasce su schemi più simili ai partiti americani che non a quelli italiani e ha un notevole impatto sulla scena politica del nostro Paese. Con un partito nato ufficialmente solo due mesi prima delle elezioni politiche del ‘94, Berlusconi aveva il dichiarato progetto politico di attirare l’elettorato italiano di centro e centrodestra. La prima esperienza di governo si conclude però anzitempo, perché il 17 dicembre 1994 la Lega Nord decide di abbandonare il governo e due giorni dopo presenta una mozione di sfiducia. Il 22 dicembre il Cavaliere sale al Colle dal presidente della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro, per dimettersi. Alle elezioni del 2001, però, il centrodestra torna al governo e Berlusconi, leader della Casa delle Libertà, torna a Palazzo Chigi per la seconda volta. L’11 giugno il Cavaliere giura nuove da presidente del Consiglio, dove resta per cinque anni nonostante una rapida crisi di governo risolta nel giro di qualche giorno.

CONVEGNO DI FORZA ITALIA SULLA GIUSTIZIA
CONVEGNO DI FORZA ITALIA SULLA GIUSTIZIA

La vittoria de L’Unione di Prodi alle elezioni del 2006 disarticola il campo del centrodestra e sembra archiviare il progetto ‘Partito della Libertà’. Nonostante le difficoltà seguite alla sconfitta, il 30 marzo 2006 Berlusconi, dal Congresso del Ppe a Roma, propone nuovamente il progetto del partito unico. Il 16 maggio il Cavaliere lascia Palazzo Chigi a Prodi dichiarando che il Partito della Libertà si sarebbe fatto entro solo un anno. Il tema viene poi ripreso da Fini che insieme all’Esecutivo di Alleanza Nazionale il 18 luglio annuncia l’intenzione di voler traghettare il suo partito in quello unico del centrodestra, accettando quindi l’ingresso nel Ppe entro le elezioni europee del 2009.

Viste anche le agitazioni interne a Forza Italia, insomma, Berlusconi annuncia di voler unire sotto un solo simbolo Fi e An di Fini. Il 18 novembre del 2007 alle 18 il leader azzurro si presenta in piazza San Babila a Milano dove è in corso l’iniziativa nazionale ‘Subito al voto’ organizzata da Forza Italia (una campagna popolare di raccolta firme sotto i gazebo per chiedere nuove elezioni). E salendo sul predellino di un’auto annuncia davanti ai microfoni la nascita ufficiale del nuovo grande partito del Popolo della Libertà. Berlusconi aggiunge che Forza Italia si scioglierà nel nuovo movimento politico nel famoso ‘discorso del predellino’. Per la modalità inconsueta con cui si proclamò la fine di un partito e la nascita di un altro, si parlerà a lungo di ‘svolta del predellino’.

Passano alcuni mesi e il 14 aprile 2008 la coalizione costituita da Pdl, Lega Nord e Movimento per l’Autonomia, con Berlusconi leader, vince le elezioni con il 47% dei voti. L’8 maggio il Cavaliere giura nelle mani del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, da premier e dà il via alla quarta esperienza di governo. Questa esperienza ha vita più breve rispetto alla seconda e la sera del 12 novembre 2011, nel pieno di una crisi finanziaria, Berlusconi sale al Quirinale per dimettersi e alcuni giorni dopo a Palazzo Chigi arriva Mario Monti.

E arriviamo all’aprile 2013 quando il Pdl accetta di formare un governo di larghe intese insieme al Pd e a Scelta civica, con Enrico Letta presidente del Consiglio. Una decisione che viene ribaltata nel giro di qualche mese perché il 16 novembre, dopo la dissoluzione del Pdl e la rinascita di Forza Italia, gli azzurri decidono di passare all’opposizione del governo Letta. Ma una data che segna il curriculum politico e non solo è il 1° agosto 2013: Berlusconi riceve una condanna definitiva dalla Cassazione per frode fiscale con l’interdizione dai pubblici uffici. Parte una serie di ricorsi, ma il 27 novembre di quell’anno il leader di Forza Italia decade da senatore. Sta di fatto che alle elezioni del 2018 Berlusconi non può ufficialmente candidarsi e la Lega di Matteo Salvini risulta la lista più votata della coalizione. Dopo settimane di trattative si arriva alla nascita del governo gialloverde. Il 12 maggio 2018 il Tribunale di Sorveglianza di Milano riabilita il Cavaliere, che torna a candidarsi alle elezioni europee del 2019 e viene eletto europarlamentare a 82 anni. Nel gennaio 2022, ancora, il centrodestra annuncia di volerlo votare come presidente della Repubblica, ma lo stesso Berlusconi si ritira dalla corsa e dà così il la alla rielezione di Sergio Mattarella. E arriviamo alle elezioni politiche del 2022 quando il Cavaliere, a nove anni dalla sua decadenza, viene eletto in Senato. Le sue dichiarazioni sul “riallacciato rapporto” con Vladimir Putin, nel pieno della guerra in Ucraina, creano più di un patema al nascituro governo di centrodestra questa volta guidato da Giorgia Meloni.

SILVIO BERLUSCONI CANTA L'INNO
SILVIO BERLUSCONI CANTA L’INNO

Tornando a Forza Italia, il 24 marzo 2023 Berlusconi vara una riorganizzazione interna: Alessandro Cattaneo diventa vice coordinatore nazionale e Paolo Barelli gli subentra come capogruppo alla Camera. Licia Ronzulli, invece, resta presidente dei senatori mentre non è più coordinatrice regionale lombarda, sostituita da Alessandro Sorte, considerato vicino a Marta Fascina, compagna del Cavaliere ufficialmente dal 2020 e con cui ha celebrato il ‘quasi matrimonio’ a Villa Gernetto il 19 marzo 2022.

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