L'ex premier è morto a Milano a 86 anni: da imprenditore dello spettacolo è stato anche protagonista di molte opere cinematografiche e letterarie

Prima di entrare in politica, nei suoi anni d’oro come costruttore, Silvio Berlusconi, morto il 12 giugno a Milano a 86 anni, con le sue intuizioni rivoluziona la tv italiana. All’inizio degli anni ’80 infatti c’è ancora solo la Rai, che monopolizza le trasmissioni nazionali in Italia. Nel 1976 però Berlusconi dà inizio alla rivoluzione, acquisendo Telemilano, una tv via cavo che operava dal 1974 nella zona di Milano 2. Dopo due anni gli dà il nome di Canale 5 e fonda la Fininvest. Nel 1980 comincia con i primi acquisti di diritti internazionali, con il ‘Mundialito’, torneo tra nazionali sudamericane ed europee, ottenendo dalla Rai di poter usare il satellite per poterlo trasmettere in diretta in Lombardia e in differita nel resto d’Italia, mettendo insieme un consorzio di reti locali. Con questo metodo, da quel momento, può aggirare il divieto imposto alle reti private di trasmettere a livello nazionale, registrando i palinsesti e trasmettendoli il giorno dopo in contemporanea in tutta Italia. Berlusconi ora è pronto per il salto: nel 1982 acquista anche Italia 1 da Rusconi e Retequattro dal gruppo Mondadori, e nasce di fatto il duopolio con la Rai. Nel 1984 alcuni pretori decidono di oscurare le reti Fininvest per la violazione della legge che proibisce di trasmettere su scala nazionale, ma il governo, presieduto in quel momento da Bettino Craxi, regolarizza la posizione della Fininvest con un decreto legge. Nel 1990 sarà poi la legge Mammì a sancire la fine del divieto di trasmissione su scala nazionale per le tv private. Dall’intuizione di Berlusconi, nel giro di un decennio, la tv italiana cambia dunque completamente, mentre lui acquisisce il controllo anche della Mondadori, del Gruppo Einaudi e diverse case editrici minori, diventando di fatto il primo editore in Italia.

59 FESTIVAL DI CANNES 2006 - PREMIERE FILM "IL CAIMANO"
59 FESTIVAL DI CANNES 2006 – PREMIERE FILM “IL CAIMANO”

Ma l’influenza di Berlusconi sui media non si limita alla parte imprenditoriale: è infatti protagonista, diretto o indiretto, di tante opere cinematografiche, letterarie, teatrali e perfino di fumetti e opere d’arte. Tra i film più celebri dedicati a lui e in particolare alla sua carriera politica c’è sicuramente ‘Il caimano’, film del 2006 di Nanni Moretti, ma compariva già nel 1996 in ‘Fantozzi – Il ritorno’, e due anni dopo in ‘Aprile’, ancora di Nanni Moretti. Dopo titoli come ‘Bye Bye Berlusconi’ (2006, di Jan Henrik Stahlberg), ‘Shooting Silvio’, sempre del 2006, di Bernardo Carboni e ‘Ho ammazzato Berlusconi’, del 2008, di Gian Luca Rossi, nel 2009 si va sul leggero con la pellicola vacanziera di Enrico Vanzina ‘Un’estate ai Caraibi’. Infine, nel 2013 esce ‘La brutta copia’ di Massimo Ceccherini e nel 2018 Paolo Sorrentino lo immortala in ‘Loro’. Sul fronte dei documentari, il primo esce nel 2003, ‘Citizen Berlusconi’, di Andrea Cairola e Susan Gray, sul rapporto con i media, e fa da apripista a diversi altri usciti negli anni successivi, tra cui ‘Viva Zapatero!’ di Sabita Guzzanti (2005), ‘Videocracy’ di Erik Gandini (2009), ‘Draquila – L’Italia che trema’, ancora di Sabina Guzzanti (2010) e ‘Silvio Forever’ di Roberto Faenza (2011). Ha ispirato il Cavaliere Fulvio Lombardoni nel film ‘Ginger e Fred’ di Federico Fellini (1985), imprenditore proprietario di una rete di canali televisivi e patron di molti dei beni propagandati nella sua tv.

Nel campo dell’arte, nel maggio 2012 a Palazzo Ferrajoli a Roma è stata esposta l’opera ‘The Italian Dream’ di Antonio Garullo e Mario Ottocento che ritraeva Berlusconi di cera a grandezza naturale in una teca di vetro in gomma siliconica. Sono molte nel panorama musicale le canzoni che si riferiscono a Berlusconi. Nella maggior parte dei testi non viene citato direttamente, ma sottinteso con riferimenti alla sua vita privata e pubblica. Nei fumetti, infine, compare tra gli altri in ‘Alan Ford’ e in ‘Lupo Alberto’, nell’albo ‘Cattivik contro Berlusconi’ del 1992.

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