La titolare del Turismo: "Non ho ancora ricevuto avvisi di garanzia, sono tranquilla". E annuncia querele
Daniela Santanchè non molla. Non intende fare passi indietro e anzi rilancia annunciando querele nei confronti dei giornali e delle loro “grandi bugie”. La ministra del Turismo torna a parlare delle inchieste di stampa e giudiziarie che riguardano le sue aziende, su cui la scorsa settimana ha riferito in aula al Senato. Interviene dal palco dell’assemblea generale di Confagricoltura e a domanda su un suo passo indietro, che le forze di opposizione continuano a chiederle, risponde netta: “Non capisco per quale motivo: non ho ancora ricevuto un avviso di garanzia e sono assolutamente tranquilla. Mio nonno mi ha insegnato a non aver paura se non fai niente di male. Vado avanti, nessuno mi ha mai accusato nelle mie funzioni di ministro, non partecipo ai processi mediatici e mi difendo nei tribunali”.
La ministra: “Giornali dicono grandi bugie”
Forte anche delle parole della premier Giorgia Meloni arrivate ieri da Vilnius, con cui la presidente del Consiglio ha escluso che un avviso di garanzia determini “in automatico le dimissioni di un ministro, a maggior ragione con queste modalità”, Santanchè torna ad attaccare i media, chi sostiene che lei sia stata a conoscenza dell’indagine a sua carico aperta dalla procura di Milano o che abbia mentito nell’aula di Palazzo Madama. “Querelo tutti”, perché “alcuni giornali scrivono delle grandi bugie. Per questo chiederemo il nostro risarcimento danni. Mi auguro tra qualche anno di avere un buon gruzzoletto dai risarcimenti da destinare a chi ha più bisogno“. All’assemblea di Confagricoltura c’è anche il vicepremier Antonio Tajani, che interpellato sul caso assicura che nel governo “nessuno è in imbarazzo. È strano che ci siano avvisi di garanzia che vengono dati ai giornali e non ai diretti interessati. Il fatto politico è questo. Sui contenuti ci affidiamo alla magistratura e abbiamo fiducia”.
Opposizioni chiedono ancora dimissioni
Le opposizioni continuano però a sostenere la necessità di dimissioni della ministra. Per il M5S “siamo al cospetto di una mentitrice seriale”, perché, come afferma il capogruppo Francesco Silvestri “le nuove rivelazioni del Fatto Quotidiano svelano che Santanché sapeva dell’avviso di garanzia già a marzo, e quindi che ha mentito al Parlamento. Ora Meloni non nasconda la testa sotto la sabbia e pretenda le sue immediate dimissioni”. Sulla stessa linea il deputato di Avs Angelo Bonelli: “La permanenza al governo della Ministra Santanchè è un’offesa alla Costituzione e alla Repubblica Italiana. E la responsabilità di questa vergogna, minuto dopo minuto, è della Presidente Meloni che non chiede pubblicamente le dimissioni”.
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