Premier a Palermo nel 31mo anniversario dell'uccisione del giudice Borsellino e della sua scorta

“Chi fa polemiche non aiuta le istituzioni. Mi sento di dire che, per esempio, quello che ho letto stamattina sulle polemiche inventate sul fatto che io avrei scelto di non partecipare alla fiaccolata a Palermo, per paura di contestazioni e per ragioni di ordine pubblico, è una notizia inventata. Soprattutto chi è che dovrebbe contestarmi? la mafia mi può contestare. Non so se le persone che in buona fede combattono la mafia possano contestare un governo che, come primo atto, ha messo in sicurezza il carcere ostativo, sotto la cui guida i risultati, in tema di contrasto arrivano. Un governo che ha annunciato di voler fare un altro provvedimento per mettere in sicurezza il concetto di criminalità organizzata, perché c’è una sentenza della corte di cassazione che rischia di creare dei problemi enormi anche a processi in corso”. Così la premier Giorgia Meloni parlando con i giornalisti a margine dell’incontro per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è tenuto in prefettura a Palermo, alla presenza anche del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Giorgia Meloni è presente oggi a Palermo in occasione delle commemorazioni in memoria del 31esimo anniversario della strage di via D’Amelio dove persero la vita, per mano della mafia, Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta il 19 luglio del 1992.

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