"Da inchieste giornalistiche emergono condotte spregiudicate che non possono essere proprie di un ministro" si legge nel documento

“Sfiducia al ministro del turismo, senatrice Daniela Garnero Santanchè” e impegno “a rassegnare le proprie dimissioni”. È quanto chiede il Movimento Cinque Stelle nella mozione depositata in Senato e che verrà sottoposta al voto dell’Assemblea domani. “Dalle inchieste giornalistiche – si legge nel documento – emerge una tendenza a considerare le regole del mercato e le regole sindacali e previdenziali come orpelli di impaccio alla libertà imprenditoriale, condotte spregiudicate che non possono essere proprie di un ministro“.

“I fatti esposti – aggiunge il M5S – minano fortemente la credibilità della Ministra e pongono un grave pregiudizio sulle sue capacità di svolgere le delicate funzioni alle quali è chiamata”. “È imprescindibile – si legge ancora – che il nostro Paese e le sue istituzioni siano salvaguardate, nel loro prestigio e nella loro dignità, anche attraverso il doveroso principio di ‘onorabilità’ per coloro cui sono affidate funzioni pubbliche”. Il documento cita “la responsabilità politica anche del Presidente del Consiglio dei ministri, che, ai sensi dell’articolo 95 della Costituzione, dirige la politica generale del Governo”. “Esprime la propria sfiducia al Ministro del turismo, senatrice Daniela Garnero Santanchè, e lo impegna a rassegnare le proprie dimissioni”.

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