Il sottosegretario alla Cultura replica alle proteste contro la riforma del Centro di sperimentazione cinematografica

“Io vedo una sinistra in difficoltà e ci son troppi giapponesi nel mondo del cinema. Il cinema è bene che si liberi da ogni condizionamento politico. Io quando voglio incontrare una persona non vado prima per strada a protestare qui stiamo inaugurando le proteste preventive. Il paradosso poi è che qui si sta discutendo un Cda, quindi delle poltrone come dicono loro, nominate dal precedente ministro Franceschini. Qui io vedo che il Pd come il M5S fanno a gare per mettere il marchio anche sul cinema che va liberato da ogni condizionamento. Loro vorrebbero essere coinvolti con una rappresentanza all’interno del cda? Non c’è mai stato, siamo aperti al confronti ma rivendicare ora una cosa che non c’era prima è una forma di bizzantinismo, Io rassicuro che gli studenti verranno auditi a settembre”. Il sottosegretario alla Cultura, Federico Mollicone risponde così agli studenti del Centro Sperimentale di Cinematografia che da giorni stanno protestando contro la riforma della governance dell’Istituto. Una riforma che ha azzerato il cda (precedentemente nominato da Franceschini) per poi rinominarlo nella stessa composizione precedente allargata però al ministero dell’Università e Ricerca. Una “spartizione di poltrone” secondo gli studenti che li esclude totalmente dalla gestione del Centro “sottoponendo la cultura all’esecutivo”. Gli studenti oggi, martedì 25 luglio, hanno portato la protesta fin sotto i palazzi.

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