La premier: "Incuriosita dall'opposizione che ha governato per 10 anni e scopre solo oggi il problema del precariato"
“Siccome il tema dei salari mi interessa, e c’è una opposizione che si pone in modo molto responsabile, garbato, serio, penso sia giusto dare dei segnali di confronto, indipendentemente dal fatto che poi troveremo o meno una soluzione” sul tema del Salario minimo. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenendo su Rtl 102.5. “Non stiamo rimandando nessuna presa di posizione – sottolinea –: hanno chiesto di aprire un confronto, apriamo un confronto. Decidano anche loro però, se vogliono il confronto richiede un attimo di tempo. Se vogliono che decidiamo oggi, decidiamo oggi”.
“Io credo nella contrattazione sindacale, credo che vada rafforzata, che vada trovata una soluzione per quei lavoratori e per quei contratti che non sono coperti senza però rischiare di abbassare i diritti di quelli che un contratto ce l’hanno – spiega ancora la premier –. Questo è il tema che mi pongo, però apriremo un confronto e cercheremo di capire se c’è una soluzione che può tenere insieme le due cose. Questo è l’elemento che mi interessa. Voglio tranquillizzare tutti: non c’è nessuno più di me che si renda conto di quanto c’è in Italia il problema dei salari”.
Meloni: “Applicazione rischia creare problemi”
“Si figuri se qualcuno che si è dato come obiettivo prioritario quello di abbassare la tassazione sul lavoro per mettere più soldi in buste paga ai lavoratori, non capisce il problema dei salari in Italia. Il tema per il quale io ho un dubbio sul Salario minimo è che è un bel titolo, funziona molto bene come slogan, ma nella sua applicazione rischia di creare dei problemi”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenendo su Rtl 102.5.
“Noi siamo in una nazione nella quale c’è un’altissima contrattazione sindacale. Se noi immaginiamo un Salario minimo che ha un numero fisso, diciamo 9 euro, ci sono dei contratti collettivi nazionali che prevedono già un Salario minimo più alto – spiega la premier –. Quante possibilità ci sono che quel parametro diventi non aggiuntivo per i contratti non normati, ma sostitutivo dei contratti che abbiamo già e quindi diventi un paramento al ribasso sui salari dei lavoratori? Questo è il tema per il quale io sono stata sempre in dubbio sul Salario minimo”.
Meloni: “Chi ha governato per 10 anni scopre oggi problema precariato”
“Sono un po’ incuriosita dall’opposizione che dopo essere stata al governo più o meno una decina d’anni, oggi scopre che in Italia c’è un problema di salari e di precariato, e lo considera una responsabilità di un governo che c’è da nove mesi e non magari delle politiche che sono state fatte negli ultimi anni”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenendo su Rtl 102.5. “Mi stupisce – aggiunge – che si scopra questa grande soluzione del Salario minimo che non si era scoperta prima”.
Schlein: “Ok a confronto ma ora fatti non parole”
“Faccio fatica a capire come si possa definire ‘slogan’ la condizione materiale di 3,5 milioni di lavoratori e lavoratrici che sono poveri anche se lavorano. Questa è una emergenza del Paese, su cui più volte abbiamo discusso in questi mesi perché sono state bocciate tutte le risoluzioni e gli Odg di novembre di tutte le opposizioni sul tema del salario minimo. Abbiamo avuto una discussione” in Commissione “di circa quattro mesi ricca di audizioni e approfondimenti. Hanno avuto quindi tutto il tempo per pensare e lavorare. Noi ribadiamo di essere disponibili al confronto, ma servono atti concreti, non dichiarazioni. E abbiamo chiesto il ritiro dell’emendamento soprressivo che è stato presentato sul testo unitario delle opposizioni”. Così la segretaria dem, Elly Schlein, durante una conferenza stampa nella Sala Berlinguer del gruppo Pd alla Camera. “Noi siamo disponibili al confronto su questo testo, in questa finestra abbiamo tutto il tempo di farlo, siamo disponibili da subito per un confronto sul merito”, aggiunge.
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