Il Capo dello Stato in occasione della ricorrenza dei 40 anni dal rogo di Curragghja: "Servono azioni mirate di prevenzione"
Il Capo dello Stato torna a parlare della crisi climatica, e lo fa in occasione della triste ricorrenza del rogo di Curragghja, che provocò la morte di 9 persone. “Sono trascorsi 40 anni dal tragico 28 luglio 1983, giorno in cui un rogo di violenza e proporzioni inusitate provocò la strage di Curragghja, causando la morte di 9 persone e il ferimento di altre 15. L’evento ha profondamente segnato la storia della città di Tempio Pausania e dell’isola, arrecando lutto e dolore alle famiglie di coloro che caddero nell’estremo tentativo di impedire al fuoco di raggiungere il centro abitato. Appartenenti al Corpo Forestale dello Stato e volontari hanno sacrificato la loro vita per difendere il bene comune: esempio eroico di altruismo per le giovani generazioni”, scrive il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato al Sindaco del Comune di Tempio Pausania, Giovanni Antonio Giuseppe Addis.
“Avvenimenti tragici come quelli accaduti sulla collina di Curragghja devono indurre tutti a riflettere sulla necessità di rispettare l’ambiente e la natura – evidenzia il Capo dello Stato -: risorsa preziosa e ricchezza della Sardegna e dell’intero Paese, da tutelare con rigore, attraverso un impegno costante nella cura del territorio e mirate azioni di prevenzione”. “Alla popolazione di Tempio Pausania, ai familiari delle vittime, a tutti i partecipanti alla commemorazione invio, in memoria di quell’evento, un commosso saluto”, conclude Mattarella.
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