La premier in visita negli Stati Uniti, l'intervista a SkyTg24 tocca diversi temi. Ieri l'incontro con Kissinger

La premier Giorgia Meloni, in visita negli Usa, è stata intervistata da SkyTg24. Ieri la premier si è recata anche ad Arlington e ha incontrato l’ex segretario di Stato Kissinger. Meloni è stata definita un’amica da Biden, ma idealmente si sente più vicina al Partito repubblicano: “Sono due materie molto diverse, ovviamente”, spiega la presidente del Consiglio.

 

Biden su visita Meloni: “Continuare a costruire su forte legame”

“Sono ansioso di continuare a costruire sul forte rapporto tra Stati Uniti e Italia“. Lo afferma in un tweet il presidente americano Joe Biden, postando le immagini dell’incontro alla Casa Bianca con la premier Giorgia Meloni. 

L’intervista a SkyTg24

Nell’intervista alla premier, diversi i temi toccati, a partire da quelli più strettamente politici, passando per gli assetti internazionali (Africa, Cina, Usa). “Questo è un altro caso in cui la politica estera, secondo me, delle volte si legge in modo un po’ superficiale. Qualcuno ritiene davvero che quando si guida una nazione si possa parlare solamente con i propri omologhi che hanno le stesse idee? Sarebbe devastante per la politica estera della nazione che si rappresenta. E quindi torno al punto: bisogna saper parlare con tutti e saper comprendere quali sono gli interessi per i quali gli altri si muovono“, ha aggiunto Meloni. “Ma – ha aggiunto ancora – la politica e la dimensione del governo dello Stato sono due cose diverse. Perché, quando tu rappresenti la nazione e parli con un tuo omologo, quello che muove è unicamente la difesa dell’interesse nazionale, certo su una base di una visione. Perché io guido l’Italia sulla base della mia visione conservatrice, e quindi faccio le scelte che devo fare, ma ovviamente questo mi porta a parlare con tutti, ad avere rispetto del punto di vista degli altri e a cercare quelli che possono essere i punti di contatto”.

“Io non ho avuto problemi – pur essendo una persona che ha un’identità molto definita e non nasconde quell’identità, la dichiara e ne è orgogliosa – a dialogare con tutti e ad avere buoni rapporti alla fine”, racconta ancora a SkyTg24 Meloni. “Proprio perché sono una persona che capisce cos’è la politica, che cosa significa avere una visione, che cosa significa credere in qualcosa e rispettare gli altri che credono in qualcosa, anche quando il mio punto di vista è diverso. Però se si pensa davvero che le due cose siano la stessa, si fa una cosa che è ‘stupida’, per come la vedo io nella politica estera”, dice la premier, che aggiunge: “Da una parte io guido l’Italia e chiaramente difendo gli interessi della mia nazione e faccio del mio meglio per portare a casa dei risultati per la mia nazione – dialogo con tutti, ho ottimi rapporti devo dire con tutti praticamente, non ho problemi a farmi capire e a cercare di capire gli altri -, dall’altra tutti sanno che cosa rappresento politicamente, io sono anche presidente dei conservatori europei, sanno tutti che farò la mia parte per aiutare la mia famiglia politica, ma è un altro livello della politica. Le due cose non si mischiano e non si devono mischiare, perché sarebbe un errore madornale”.

A livello economico Meloni ha dichiarato: “La prima regola è che il mercato non può essere libero se non è anche equo”. E poi aggiunge: “È un tema che non vuol dire ovviamente muovere guerra a nessuno, che non vuol dire decoupling, ma che vuol dire de-risking, cioè abbassare il rischio nella definizione delle proprie catene di approvvigionamento. Oggi è un tema da G7, da Consiglio europeo, è un tema da dialogo bilaterale con gli Stati Uniti, è un tema che noi porteremo alla presidenza del G7 – in continuità con quello che è già stato fatto in Giappone -, ma è un dibattito che va fatto insieme alla Cina. Non va fatto contro la Cina”. La partnership con gli Usa e la Cina possono stare insieme? “Certo”, dice Meloni. “È importante riuscire a farle stare insieme. Delle volte leggo delle semplificazioni in politica estera che non sono utili. Questa idea della politica estera per cui noi dobbiamo parlare solamente con quelli che sono identici a noi e che dobbiamo stare seduti come se fosse un club a guidare il mondo temo che sia perdente. La base della politica estera è riuscire a parlare con tutti, difendendo i propri interessi, capendo quali sono i limiti e dicendo le cose con chiarezza, perché ovviamente qualcosa non funziona”, spiega ancora.

Sul governo, Meloni ha detto che lei era “anticipata da una propaganda falsa che aveva raccontato l’ipotesi di un governo a guida centrodestra, a guida Meloni come un disastro sul piano della tenuta dei rapporti internazionali, della tenuta economica dell’Italia e della tenuta delle istituzioni delle nazioni. Poi però nella realtà, quando non si può più mistificare perché i fatti contano più del racconto, quello che è emerso è che l’ipotesi di un governo a guida centrodestra con Giorgia Meloni presidente del Consiglio era l’ipotesi di un governo serio, che sa stare nei contesti multilaterali, affidabile, credibile“, ha raccontato la premier. 

Il ricevimento dall’ambasciatrice negli Usa Mariangela Zappia

E’ con un elogio degli italo-americani, migliori promotori dell’Italia negli Stati Uniti, che Giorgia Meloni ha voluto, tra l’altro, salutare gli ospiti riuniti per il ricevimento in suo onore a Villa Firenze, residenza dell’ambasciatrice negli Usa, Mariangela Zappia. Un passaggio del breve discorso della premier, a quanto apprende LaPresse, è stato dedicato anche alle sfide davanti alle quali si trova l’Occidente, in questo particolare contesto storico. Meloni ha inoltre ringraziato lo staff dell’Ambasciata e il suo team, per il successo della missione a Washington. Dallo staff della premier, nel corso della serata, è emersa inoltre la soddisfazione per l’approvazione della terza rata del Pnrr. Tra gli ospiti presenti, l’immunologo Anthony Fauci e il neo ambasciatore degli Stati Uniti in Italia, Jack Markell, oltre a una nutrita rappresentanza di ex ambasciatori americani a Roma. Presenti, tra gli altri, anche i vertici della Niaff (National Italian American Foundation) e il ceo di Pfizer, Albert Bourla. Con loro, anche i rappresentanti di Lockeed-Martin e delle principali aziende Usa del settore aerospaziale. Per le aziende italiane negli Usa erano presenti, tra gli altri, i rappresentanti di Eni, Fincantieri, Leonardo e Banca Intesa.

L’incontro con Kissinger

Ieri per la premier anche la visita al cimitero militare di Arlington, al di là del Potomac, e l’omaggio al Milite ignoto e ai sepolti italiani. Poi, l’incontro con l’ex segretario di Stato Usa, Henry Kissinger – “è stato un privilegio e un onore dialogare con lui sui temi della contemporaneità”, ha detto Meloni. 

L’incontro con la presidente del Fmi

“Ho visto in ambasciata anche Kristalina Georgieva” e “abbiamo scambiato qualche battuta sul G7 e naturalmente anche sulla Tunisia”. A riferire dell’incontro con la direttrice generale del Fondo Monetario Internazionale è la premier Giorgia Meloni.

Meloni al Tg5: “Contenta per terza rata Pnrr”

Meloni ha rilasciato anche un’intervista al Tg5 sul via libera alla terza e alla quarta rata del Piano nazionale di ripresa e resilienza: “Sono molto contenta del risultato con il Pnrr, questi 35 miliardi tra terza e quarta rata entro la fine dell’anno. Sono contenta del fatto che siamo riusciti a modificare alcuni degli obiettivi per rendere le risorse da calare a terra ancora più efficaci nella loro realizzazione”, ha detto la premier.

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