Il senatore di Italia Viva: "Sostegno tolto per motivi idelologici"

Prosegue lo scontro tra opposizione e maggioranza sul Reddito di cittadinanza. Il sostegno è stato sostituito con l’assegno di inclusione e dal mese di agosto verrà sospeso a 169mila famiglie. “Dentro questo equivoco si è consumato l’errore del governo che ha immaginato di togliere il reddito di cittadinanza per un motivo ideologico senza sostituirlo con nulla che fosse o politica attiva del lavoro o reale sostegno alle fasce più deboli. Il risultato quindi è questo e cioè il risultato di una imperizia da parte del governo innestata su un equivoco di fondo costruito dal Movimento 5 Stelle”, ha detto Enrico Borghi, senatore di Italia Viva, fuori da Palazzo Madama, a Roma.

“Se inflazioniamo le commissioni di inchiesta ad ogni stormir di fronda della polemica politica rischiamo di perdere il significato stesso delle commissioni di inchiesta. E’ giusto farle su questioni rilevanti come la gestione del Covid e meno giusto quando c’è un scontro politico”, ha aggiunto. “L’Inps è un istituto controllato e vigilato dal ministero del Lavoro e se ci sono perplessità si interroga il governo, il ministro competente cui spetta approfondire ciò che ha funzionato o non funzionato. Mi sorprende che Foti non si fidi del ministro Calderoni”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata