Il leader del Movimento 5 Stelle: "Non vogliamo fomentare proteste, era un disastro annunciato. Commissione d'inchiesta assolutamente assurda"

Il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, chiede “con urgenza” una riunione del consiglio dei ministri per “porre rimedio” dopo l’aumentare delle proteste in seguito allo stop al reddito di cittadinanza per 169mila famiglie. “Noi non vogliamo fomentare una protesta, il nostro ruolo è lavorare qui in Parlamento, raccogliere sicuramente quello che è il disagio sociale delle piazze come abbiamo fatto nei mesi scorsi e conoscere della realtà sociale economica del paese. Ma qui ovviamente lavoreremo e stiamo dando il nostro contributo con l’invito al governo a riunire immediatamente un Cdm, un consiglio dei ministri per provvedere con urgenza a porre rimedio“, ha detto Conte parlando con i cronisti nei pressi di Montecitorio. Chi dice che l’opposizione sta fomentando le proteste sul Reddito di cittadinanza “si rende responsabile di un comportamento ignominioso, perché certificare e prevedere quello che il buon senso suggerisce, ovvero che sarebbe stato un problema, non significa volerlo provocare. Quindi non ribaltiamo i ruoli: noi abbiamo cercato con la manifestazione dei 20.000 nel giugno scorso, e con tantissimi inviti al governo, di rappresentare quali erano le condizioni reali del Paese e questo disagio sociale. Accusare noi di aver provocato questo disagio è follia pura“, ha aggiunto Conte, ribadendo che “la decisione del governo di interrompere da un giorno all’altro il sostegno alle fasce della popolazione più in difficoltà sta ovviamente provocando un disastro peraltro annunciato, che bastava il buon senso a prevenire. Questa guerra, questa lotta contro i poveri anziché contro la povertà, sta provocando anche un grave danno all’economia del paese: Confesercenti certifica in un miliardo di euro all’anno il danno a imprenditori e commercianti”.

“Commissione d’inchiesta assolutamente assurda”

Il presidente M5S si è scagliato anche contro la proposta di Tommaso Foti (FdI) di una commissione di inchiesta sulla gestione del reddito di cittadinanza e sui controlli da parte dell’ex presidente Inps, Pasquale Tridico. “Secondo voi è normale che un governo, anziché assumersi le responsabilità delle proprie scelte, di un disastro sociale annunciato, voglia adesso trovare un capro espiatorio nella gestione dell’Inps? È assolutamente assurdo, si assumano la responsabilità delle loro scelte”, ha detto. “Non devo difendere io l’operato dell’Inps, però da presidente del Consiglio bisogna avere l’onestà di riconoscere che tutto il comparto dell’Inps, dal presidente sino all’ultimo funzionario, hanno lavorato giorno e notte per affrontare la grande sfida per il Paese della pandemia”, ha poi proseguito Conte, sottolineando che “hanno creato addirittura un dipartimento per potenziare la individuazione delle frodi e certificando che le frodi sono state sicuramente molto contenute nel complesso”.

 

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