Stop a Rdc, ministero Lavoro: “Nuclei si rivolgano a centri impiego”

La nuova piattaforma per la gestione del supporto per la formazione sarà attiva dal primo settembre

Dopo lo stop al reddito di cittadinanza e in attesa dell’entrata in vigore della nuova piattaforma per il supporto per la formazione e il lavoro, i 159mila nuclei familiari che hanno perso l’assegno perché al loro interno hanno delle persone ‘occupabili’ dovranno rivolgersi ai centri per l’impiego. A dirlo è il ministero del Lavoro, con una nota relativa all’incontro di aggiornamento tenutosi il primo agosto con Anpal, Anpal Servizi e le Regioni. “In attesa del primo settembre, data di entrata in vigore del Supporto per la Formazione e il Lavoro, il Ministero ha chiarito che i 159 mila nuclei con componenti in età da lavoro compresa fra i 18 e i 59 anni interessati dalla misura dovranno rivolgersi ai Centri per l’impiego”, si legge nella nota. “Per quanto riguarda 88 mila nuclei (aggiuntivi rispetto alla platea dei 159 mila) in condizione di fragilità, i servizi sociali hanno già avviato la fase della valutazione multidimensionale successiva alla presa in carico avvenuta sin dai primi giorni del mese di luglio. Successivamente, questa platea, dopo una fase transitoria nella quale continuerà a percepire il reddito di cittadinanza, transiterà nell’assegno di inclusione a partire da gennaio 2024“, aggiunge la nota. 

Piattaforma supporto attiva dal 1° settembre

Sarà invece attiva dal primo settembre la piattaforma Siisl, strumento che servirà per la gestione del supporto per la formazione e il lavoro. “Al fine di velocizzare il più possibile la presa in carico di tutti i potenziali beneficiari delle nuove misure, il Ministero del lavoro sta seguendo con attenzione il potenziamento della rete territoriale dei Centri per l’Impiego, obiettivo perfettamente in linea con i focus del Pnrr del Ministero del Lavoro. Nei prossimi giorni sarà convocato un ulteriore incontro”, viene spiegato.