Sostituito l'art. 3 della proposta Calderoli. Tolto riferimento ai Dpcm, decreti legislativi dovranno passare attraverso le commissioni

Un modo per rafforzare il ruolo del parlamento nel processo di Autonomia: un emendamento interamente sostitutivo dell’articolo 3 del ddl del ministro Calderoli, relativo alla determinazione dei Livelli essenziali di prestazione (Lep), è stato presentato da Fratelli d’Italia, a prima firma del presidente della commissione Affari Costituzionali del Senato Alberto Balboni (FdI), e sottoscritto anche da Mariastella Gelmini (Azione). Secondo la proposta di modifica, il governo dovrà adottare uno o più decreti legislativi entro 24 mesi dalla data di entrata in vigore del ddl, con un passaggio dalle Camere attraverso i pareri delle commissioni parlamentari competenti. Tolto il riferimento ai Dpcm. Secondo quanto si legge nell’emendamento, i decreti legislativi “sono adottati su proposta del presidente del Consiglio dei ministri e del ministro per gli Affari regionali e le autonomie, di concerto con i ministri competenti e previa acquisizione del parere della Conferenza unificata”.

Periodico aggiornamento dei Lep

Gli schemi di ciascun decreto legislativo sono successivamente trasmessi alle Camere per l’espressione dei pareri da parte delle commissioni parlamentari competenti per materia e per i profili finanziari, che si pronunciano entro il termine di trenta giorni dalla data di trasmissione, decorso il quale il decreto legislativo può essere comunque adottato. “Ove il parere delle commissioni parlamentari indichi specificamente talune disposizioni come non conformi ai principi e criteri direttivi di cui alla presente legge”, viene previsto che il governo, “qualora non intenda conformarsi ai pareri parlamentari, trasmette nuovamente i testi alle Camere con le sue osservazioni e con eventuali modificazioni, corredate dei necessari elementi integrativi di informazione e motivazione. Le commissioni competenti per materia possono esprimersi sulle osservazioni del Governo entro dieci giorni dall’assegnazione; decorso tale termine il decreto legislativo può essere comunque emanato”. I Lep saranno poi periodicamente aggiornanti, secondo il “mutamento del contesto socioeconomico o dell’evoluzione della tecnologia”, attraverso Dpcm, sugli schemi di decreto è previsto il parere della Conferenza unificata.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata