Dal decreto Asset a quello sulla Giustizia, fino all'Autonomia differenziata: tutti i provvedimenti che attendono deputati e senatori dopo la pausa estiva

 I due decreti approvati dal governo a inizio agosto e da convertire in legge, sei provvedimenti all’esame in Aula, altri 9 che hanno ricevuto un primo sì dalle commissioni parlamentari, e poi 204 provvedimenti ancora da vagliare e 1.239 presentati e ancora in stand-by. Sono i fascicoli che attendono deputati e senatori al rientro dalla pausa estiva. Tra questi, materie incandescenti, dalla riforma della Giustizia all’Autonomia passando per la ratifica del Mes. E lo scoglio non è solo politico, perché la sessione di bilancio rallenterà il tutto.

Si parte dal decreto Asset, al Senato, e quello su Giustizia, incendi e Covid, alla Camera. E il cammino si annuncia già accidentato. Sul primo sono distinguo anche all’interno della maggioranza, con i malumori emersi fin da subito in Forza Italia sulla tassa sugli extraprofitti delle banche, tanto che il vicepremier e segretario di FI Antonio Tajani ha già annunciato emendamenti a nome del suo partito. Mentre il cammino del secondo provvedimento, che rafforza le intercettazioni per i reati gravi, si intreccerà certamente con la riforma della Giustizia, incardinata in Commissione al Senato, e probabilmente con un nuovo provvedimento sulla prescrizione, per superare la riforma del ministro pentastellato Bonafede e quella dell’ex Gardasigilli Marta Cartabia, di cui ha parlato il ministro Carlo Nordio: “La riporteremo – ha detto – nell’ambito del diritto sostanziale, come causa di estinzione del reato e non di improcedibilità”.

Sempre in Senato, non meno problematico è l’iter dell’Autonomia differenziata. La Commissione affari costituzionali prima della chiusura delle Camere, ha rinviato il voto sugli emendamenti a settembre, quando dovrebbe essere anche ascoltato – su richiesta di Pd, M5S e Avs – il Comitato per la determinazione dei lep, presieduto dal giurista Sabino Cassese. Nonostante il cammino a singhiozzi, e i tanti e corposi emendamenti, anche da Fratelli d’Italia, il ministro Calderoli si è detto sicuro di arrivare alla meta: “Non è una gara dei 100 metri ma una maratona”. Un altro tema che impegnerà la maggioranza sono le modifiche, da approvare in seconda lettura al Senato, al disegno di legge per l’istituzione della Commissione Covid: dopo il ‘richiamo’ arrivato dal Quirinale sono stati annunciati emendamenti, e se dovesse essere modificato il provvedimento tornerebbe in terza lettura alla Camera.

A inizio autunno, salvo che il governo non decida di intervenire diversamente, il Parlamento dovrà tornare a occuparsi della proposta di legge delle opposizioni sul salario minimo. Prima della pausa estiva la Camera ha approvato la questione sospensiva, rinviando la discussione di sessanta giorni, ai primi di ottobre, dunque. Stesso discorso per la ratifica del Mes: a luglio la Camera ha rinviato di quattro mesi, se ne riparlerà a novembre. Su tutto incombe la manovra. Durante la sessione di bilancio, le Commissioni non possono svolgere altre attività, tranne quella relativa ai disegni di legge collegati, con una deroga per i disegni di legge di conversione dei decreti e per altri provvedimenti ritenuti indifferibili all’unanimità dalla conferenza dei capigruppi.

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