Il provvedimento a prima firma Giulia Bongiorno prevede l'avocazione delle indagini da parte del Pg presso la Corte d'appello se il pm non sente la vittima entro tre giorni dalla denuncia

L’aula della Camera ha approvato con 200 voti favorevoli, 61 astenuti e nessun contrario la proposta di legge, a prima firma Giulia Bongiorno (Lega), per contrastare la violenza sulle donne. Il provvedimento contiene norme che introducono un’ipotesi di avocazione delle indagini preliminari da parte del procuratore generale presso la Corte d’appello, in caso di delitti di violenza domestica o di genere, se il pm non ascolta la persona offesa entro tre giorni dall’iscrizione della notizia di reato. Solo oggi la notizia dell’ennesimo femminicidio in Sicilia, quello di Marisa Leo, 39enne uccisa dall’ex che si è poi suicidato. 

Il provvedimento,’Modifiche al decreto legislativo 20 febbraio 2006, n. 106, concernenti i poteri del procuratore della Repubblica nei casi di violazione dell’articolo 362, comma 1-ter, del codice di procedura penale, in materia di assunzione di informazioni dalle vittime di violenza domestica e di genere’, già approvato dal Senato, è legge.

Morfino (M5S) in lacrime in aula: “Sì a pdl ma fare di più”

“Con questo disegno di legge la maggioranza non toglie nulla al Codice Rosso, ma aggiunge ben poco. E’ solo un’operazione spot, ma non abbiamo nulla in contrario a precisare meglio un punto. Il M5S voterà a favore, ma se vogliamo contrastare questa tragedia si deve fare molto di più”. Così la deputata M5S Daniela Morfino intervenendo nell’aula della Camera nella dichiarazione di voto sulla pdl che interviene sulle norme del Codice rosso. La parlamentare pentastellata ha svolto il suo intervento in lacrime, commossa per le tante donne vittime di violenza.

Avs e Pd si sono astenuti: “Serve una legge seria”

“Noi ci asteniamo, siamo pronti a fare la nostra parte ma su una testo organico che affronti pienamente l’emergenza della violenza maschile contro le donne”. Così il capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra in commissione Giustizia della Camera Devis Dori nella dichiarazione di voto sulla pdl che interviene sulle norme del Codice rosso. “Avevamo presentato un nostro ordine del giorno firmato dalla capogruppo Zanella che chiedeva un impegno per la formazione in particolare di magistrati e forze dell’ordine, le categorie in prima linea nel contrasto: la maggioranza lo ha bocciando dando un segnale incomprensibile”, aggiunge.

“Per contrastare l’emergenza” della violenza sulle donne, “serve di più e in attesa di una legge più seria oggi ci asteniamo su questo provvedimento”. Così la deputata del Partito democratico Sara Ferrari intervenendo nell’aula della Camera nella dichiarazione di voto sulla pdl che interviene sulle norme del Codice rosso. “Ci vorrebbe una legge unica, tipo il codice degli Appalti – ha aggiunto la parlamentare dem – per contrastare la violenza”.

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