Il governatore della Campania smonta le misure approvate anche nel Dl Sud, come la Zes unica
Il governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, attacca duramente il governo sul dl Caivano e il blitz di qualche giorno fa delle forze dell’ordine, oltre che sul Dl Sud. “C’è stato un blitz a Caivano con 400 agenti delle forze di polizia. Avevo detto al presidente del Consiglio Meloni nell’incontro di qualche giorno fa: attenzione a non fare interventi episodici. A Caivano, come in altre realtà in Italia, c’è bisogno di interventi strutturali, permanenti. I blitz che si fanno e finiscono lì non servono a nulla” dice il governatore nel corso della consueta diretta Facebook del venerdì.
“C’è stato un segno di attenzione, ma è assolutamente insufficiente e non è di questo che ha bisogno Caivano. C’è bisogno di avere forze dell’ordine aumentate che rimangono permanentemente sul territorio”, ha aggiunto De Luca. “Non ci servono operazioni propagandistiche e operazioni di polizia una tantum. Ci serve avere nei quartieri a rischio le forze di polizia presenti sul territorio 24 ore su 24”, ha concluso.
“Evitiamo azioni propagandistiche. Togliamo il cellulare ai ragazzi: evitiamo cose ridicole, vi prego. Il Daspo c’è già, lo possiamo estendere sopra i 14 anni, ma il problema non è introdurre ma applicare il Daspo. Anche in questo caso non serve a nulla la propaganda, serve l’applicazione delle norme che ci sono. Se nessuno controlla niente, noi possiamo approvare tutte le leggi che vogliamo, la realtà non cambierà di una virgola. Problema delicato e decisivo sono i controlli, necessarie le forze dell’ordine 24 ore su 24 presenti e attive nei territori” dice ancora De Luca. “Nel decreto approvato, secondo me, ci sono misure positive che riguardano le famiglie e i genitori”, che “devono essere responsabilizzati. Deve essere garantita la presenza scolastica, questo va bene. Per il resto, non si è deciso nulla ma uno dei temi più delicati riguarda la diffusione sui social di video che propongono immagini violente, incitazioni alla violenza, immagini pornografiche e pedopornografiche. Da questo punto di vista non è stato deciso nulla”, ma “è un tema decisivo”. “Ovviamente, è complicato però è da affrontate”, ha sottolineato De Luca. “Nelle decisioni che hanno preso ieri” in Consiglio dei ministri “ci sono alcune cose demenziali e irresponsabili. La Zes unica per tutto il Mezzogiorno d’Italia è una cosa demenziale che danneggia il Sud e che nasconde la volontà di centralizzare tutto. Pensano di fare i voti gestendo le Zone economiche speciali. Cioè da Roma 60 persone dovrebbero fare l’istruttoria su centinaia di imprese che chiederanno di insediarsi nel Sud. Perderemo mesi e anni senza concludere nulla, faremo la fine che abbiamo fatto con il Pnrr e i Fondi sviluppo e coesione ancora bloccati”.
“Ho visto che hanno nominato un commissario per Caivano. Al di là della persona nominata – è rispettabile e credo che abbia lavorato con noi al tempo delle Universiadi sul programma di sicurezza delle forze dell’ordine – è l’idea del commissario che è sbagliata. Volete recuperare Caivano e nominate uno da Roma? Eh no. I poteri del commissario dateli alle istituzioni territoriali, altrimenti non cambiano e non imparano mai”, aggiunge il governatore nella diretta. “Un conto è parlare, un conto è cambiare la realtà davvero. A me l’idea di avere un commissario per gestire 35 milioni pare sconclusionata e, in linea di principio, sbagliata”, ha aggiunto De Luca.
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