Ok all’abbattimento dell’orsa F36 in Trentino. “Visto il parere di Ispra” chiesto il 22 agosto 2023 che ritiene “tecnicamente accettabile quanto concluso dalla Provincia Autonoma di Trento” in merito al comportamento dell’orsa F36 che la colloca – dopo le due aggressioni del 30 luglio e del 6 agosto 2023 – tra gli “orsi ad alto rischio”, il presidente della Provincia Maurizio Fugatti ha firmato l’ordinanza con cui autorizza l’uccisione dell’orsa. Nell’ordinanza, Fugatti dà quindi il via libera al corpo forestale per la ricerca e l’uccisione dell’esemplare.
“Siamo sgomenti: una volta di più il presidente Fugatti adotta la legge del taglione invece di tutelare la fauna e difendere la biodiversità della sua terra, come invece dovrebbe” si legge in un comunicato dell’Organizzazione internazionale protezione animali in merito alla decisione. “Procederemo nelle opportune sedi per impedirlo. Siamo con F36, come la maggioranza dell’opinione pubblica, che vuole gli orsi difesi dalle Amministrazioni locali. Neanche l’esempio delle buone pratiche adottate altrove in Italia insegnano nulla – prosegue la nota -. F36 ha 6 anni e non è mai stata aggressiva: domenica 30 luglio ha solo allontanato dal suo cucciolo due giovani (definiti cacciatori) sul sentiero Mandrel, nelle Giudicarie, in Trentino. Con un cosiddetto ‘falso attacco’ l’orsa ha fatto il suo ‘dovere di madre’ dettatole dalla natura e, come si è visto, non ha voluto attaccare per uccidere. Auspichiamo che l’opinione pubblica si mobiliti. Al contempo andremo per vie legali, annuncia l’Oipa. La Provincia di Trento pensi a prevenire episodi del genere anche informando la cittadinanza e gli escursionisti su come ci si comporta in montagna, invece di continuare a evocare come sempre catture e abbattimenti”.