Politica

Migranti, contatti von der Leyen-Meloni su Lampedusa

La situazione migranti in Italia, con l’hotspot di Lampedusa al collasso, ha costretto a contatti Italia-Ue sull’argomento. “Su Lampedusa siamo molto consapevoli della situazione e siamo in stretto contatto con le autorità (italiane). La presidente von der Leyen è in stretto contatto con la premier Meloni. La commissaria Johansson avrà più tardi una telefonata con il ministro Piantedosi per ottenere la sua valutazione della situazione e per vedere come possiamo sostenere ulteriormente l’Italia. Questo è a livello politico”. Lo ha detto la portavoce della Commissione europea, Anitta Hipper, nel briefing quotidiano con la stampa.

Fidanza: “Il Pd smetta di boicottare l’accordo Ue-Tunisia”

Il discorso in Europa infatti continua, mentre un accordo non è ancora stato raggiunto. “La sinistra smetta di boicottare l’accordo Ue-Tunisia. Fin dal primo giorno il Pd e la sinistra europea hanno lavorato per affossare l’accordo. Lo hanno fatto ancora in questi giorni di plenaria a Strasburgo, sia nel corso del dibattito sul tema sia in quello di ieri sullo stato dell’Unione con la presidente Von der Leyen, intimando alla Presidente della Commissione di non dare corso all’accordo”. Così in una nota il capodelegazione di Fratelli d’Italia-Ecr al Parlamento europeo, Carlo Fidanza. “Si tratta di un memorandum che prevede procedure articolate prima di arrivare all’erogazione delle risorse destinate al governo tunisino – spiega -. È di tutta evidenza che, se nel frattempo da parte tunisina viene percepito un clima di ostilità politica crescente, anche l’impegno delle autorità locali nel contenere le partenze in questi giorni così difficili, in cui i flussi aumentano e l’accordo non è ancora formalmente in vigore, può risentirne in maniera pesante”. “Sabotare politicamente l’accordo significa quindi rendersi complici degli sbarchi e dei trafficanti. Tacere di fronte al comportamento ipocrita dei governi francese e tedesco che si sono rimangiati gli impegni sui ricollocamenti volontari, significa rendersi complici di chi vuole trasformare l’Italia nel campo profughi d’Europa”, conclude. 

Crippa (Lega): “Strategia Meloni ha funzionato? A occhio no”

“A occhio no”. Con queste parole il vicesegretario della Lega Andrea Crippa risponde alla domanda di Affaritaliani.it ch chiede se la strategia finora adottata dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ovvero la via della diplomazia con i viaggi in Tunisia insieme alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, abbia funzionato per fermare “l’immigrazione clandestina”. Riprendendo le parole di ieri alla stampa estera del vicepremier Matteo Salvini, che ha parlato di guerra all’Italia e di una regia dietro gli sbarchi, Crippa afferma: “Bisogna tornare a fare ciò che faceva Salvini quando era ministro dell’Interno. Lui ha dimostrato che i problemi si possono risolvere con atteggiamenti più rigidi. Non parlo solo del ripristino dei Decreti Salvini del 2018 ma anche di un atteggiamento che deve essere più deciso”. La premier è stata troppo morbida? “Meloni ci ha provato, giustamente, con la via diplomatica a risolvere il problema. Ma l’Europa non ci sta aiutando per niente, anzi gli altri Paesi stanno chiudendo le frontiere e noi dobbiamo ospitare tutti i clandestini. La via diplomatica non ha portato a niente. Ieri sono arrivati 121 barchini e 6.000 migranti, il governo della Tunisia, è evidente, ha dichiarato guerra all’Italia. Non è possibile che un Paese come l’Italia sia sotto ricatto degli Stati del Nord Africa, come la Tunisia. E il tutto con l’Europa che non interviene e chiude le frontiere. La via diplomatica non ha funzionato, ora bisogna essere più decisi e incisivi”, conclude Crippa.