La premier è stata accolta dall'applauso della platea e dall'abbraccio di Viktor Orban

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è arrivata in Ungheria per partecipare ‘Budapest Demographic Summit’ che si tiene ogni due anni nella capitale ungherese. Assieme alla premier anche il ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto. Meloni interviene al panel ‘Family is the key to security’, assieme al primo ministro ungherese, Viktor Orban, al presidente della Bulgaria, Rumen Radev, e al vice presidente della Tanzania, Philip Isdor Mpango.

La premier ha fatto il suo ingresso nel salone del Museo delle Belle Arti dove si svolge l’evento accolta dall’applauso della platea e accompagnata dalla presidente dell’Ungheria, Katalin Novak. Prima di prendere posto in prima fila c’è stato il saluto fra Meloni e Orban, una stretta di mano e un abbraccio. Al termine dell’evento i due si incontreranno alla Karmelita Kolostor, negli uffici del primo ministro ungherese. 

Meloni: “Natalità è cuore agenda governo” 

“Oggi abbiamo una importante opportunità di discutere di questioni che sono chiave per l’Italia e per tutta l’agenda europea: la famiglia e le sfide demografiche. Queste sfide fanno parte del cuore dell’azione politica del governo italiano. Stiamo lavorando principalmente per realizzare un cambiamento culturale significativo”. Così la premier Giorgia Meloni intervenendo in occasione del ‘Demographic Summit’ in corso al Museo delle Belle Arti di Budapest. “Ci sono nazioni più ricche dove nascono meno bambini, dobbiamo mobilitare le risorse per sostenere la famiglia così com’è, l’Ungheria dà un esempio perfetto. Anche Papa Francesco lo ha detto nella sua visita pastorale – ha aggiunto -. L’esempio dell’Ungheria dimostra che le cose possono cambiare se abbiamo il coraggio di fare le scelte e gli investimenti necessari. In Ungheria si è riusciti a fermare la tendenza in calo della natalità, sono aumentati i posti di lavoro, e anche l’occupazione femminile”.

Meloni: “Battaglia per difendere famiglie e Dio”

“Viviamo in un’era in cui tutto ciò che ci definisce è sotto attacco. Questo è pericoloso per la nostra identità nazionale, per la famiglia, per la nostra religione. Senza questa identità siamo solo dei numeri senza una consapevolezza, strumenti nelle mani di chi ci vuole usare”. Ecco perché, ha aggiunto, serve “una grande battaglia per difendere le famiglie, significa difendere l’identità, Dio e tutte le cose che hanno costruito la nostra civiltà”. 

Meloni: “Obiettivo governo rimanere in carica per molti anni”

“Ho l’onore di guidare il governo italiano, che è un governo forte e coeso, in carica da un anno. Puntiamo a lavorare insieme per molti anni a venire, che è qualcosa di molto raro in Italia, non è come qui in Ungheria dove le cose sono molto più stabili. Vogliamo che l’Italia torni ad avere un futuro rispetto al presente incerto”. 

Meloni e Orban sulla guerra: “Pace giusta”

Dopo l’incontro Meloni-Orban, per quanto riguarda l’Ucraina, spiega una nota di palazzo Chigi, i due premier hanno condannato l’aggressione russa e auspicato una pace giusta. Hanno ricordato il sostegno fornito finora a Kiev e hanno sottolineato l’importanza di mantenere la forte unità degli Stati membri dell’Ue in un sostegno ampio e multidimensionale all’Ucraina.

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