Il ministro degli Affari Regionali: "Quando Salvini era ministro degli Interni non succedeva"

Continuano le polemiche della Lega su una presunta “regia” esterna dietro l’aumento degli sbarchi di migranti in Italia e in particolare a Lampedusa. Dopo il leader del Carroccio, Matteo Salvini, che aveva accusato la Germania di pagare le ong per portare i migranti in Italia, oggi, 15 settembre, è il ministro per gli Affari Regionali, Roberto Calderoli, a dire la sua: “Il fatto che l’Austria rafforzi i controlli al Brennero come del resto fa la Francia a Mentone, che gli Stati a noi confinanti stiano sigillando i nostri confini, mi fa temere che questa impennata di arrivi non sia un fenomeno estemporaneo ma purtroppo strutturale perché organizzato, con una regia dietro. È evidente che a fronte di questi numeri, in assenza di una qualunque risposta da parte dell’Europa, l’Italia dovrà fare da sola: ma quale strada dobbiamo seguire? Quando Matteo Salvini era ministro degli Interni tutto ciò non si verificava, per cui a buon intenditor poche parole”, si legge in una nota del ministro, che aggiunge: “Pensiamoci bene, prima che possa accadere veramente una catastrofe in termini di ordine pubblico e sicurezza…”.

Calderoli: “127mila arrivi da inizio anno sono invasione”

“Io non so se si tratti di un atto di guerra, ma quello che stiamo fronteggiando, con 127mila immigrati entrati da inizio anno secondo gli ultimi dati aggiornati dal Viminale, è un’invasione. Un’invasione pacifica, ma comunque un’invasione”, si legge ancora nella nota: “Perché trattandosi di persone che in larga parte non hanno i requisiti per ottenere l’accoglienza umanitaria, e trattandosi di arrivi che contrastano con le nostre vigenti leggi italiane in materia di immigrazione, di invasione si tratta a tutti gli effetti”. 

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