Le misure approvate dal Cdm, anche in tema di immigrazione: un Centro per i rimpatri (Cpr) in ogni Regione e migranti trattenuti fino a 18 mesi.
Il Consiglio dei ministri da poco terminato a palazzo Chigi, secondo quanto si apprende, ha dato via libera alle nuove misure in materia di sicurezza stradale e quelle restrittive sulla permanenza dei migranti dopo lo sbarco in Italia. Il Cdm è arrivato dopo la visita di ieri a Lampedusa della premier Giorgia Meloni assieme alla presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen e alla commissaria agli Affari interni Ue, Ylva Johansson.
Sul tavolo del governo, secondo quanto anticipato nei giorni scorsi dalla presidente del Consiglio, un pacchetto di misure volte a istituire un Centro per i rimpatri (Cpr) in ogni Regione e l’aumento del trattenimento dei migranti fino a 18 mesi, il massimo consentito dalla normativa europea. All’esame dell’esecutivo, tra le altre cose, anche un ddl sulla istituzione della “filiera formativa tecnologico-professionale e di revisione della disciplina in materia di valutazione del comportamento delle studentesse e degli studenti”, e un ddl in materia di sicurezza stradale e di delega per la revisione del codice della strada.
Via libera a ddl in materia di sicurezza stradale
Il Consiglio dei ministri da poco terminato a palazzo Chigi secondo quanto di apprende ha dato via libera al disegno di legge in materia di sicurezza stradale e di delega per la revisione del codice della strada.
Controlli da remoto su obbligo precedenza pedoni e bici
Sarà possibile contestare attraverso gli accertamenti da remoto la violazione dell’obbligo di dare precedenza in corrispondenza degli attraversamenti a pedoni e ciclisti“. Lo prevede il pacchetto delle modifiche al codice della strada approvate in Cdm. Il Mit spiega inoltre che i controlli a distanza entreranno in vigore anche per “la violazione del divieto di fermata e della sosta riservata, nei soli casi in cui siano occupati gli stalli riservati a organi di polizia stradale, vigili del fuoco e servizi di soccorso, stalli rosa e stalli riservati a disabili, veicoli elettrici, al carico/scarico delle merci e ai servizi di trasporto pubblico”.
Multe fino a 2.600 euro per chi guida al cellulare
Multe più severe per chi usa il cellulare mentre guida. È la linea dura del governo contenuta nel disegno di legge con nuove norme sulla sicurezza stradale e la delega al governo per le modifiche al Codice della strada, approvate poco fa in Cdm. Per l’uso dei cellulari alla guida si propone infatti – spiega il Mit in una nota – l’inasprimento della sanzione pecuniaria, che passa dalla fascia 165-660 euro a 422-1.697 euro, con sospensione della patente di guida da quindici giorni a due mesi fin dalla prima violazione. In caso di recidiva nel biennio, oltre alla sanzione accessoria della sospensione della patente da uno a tre mesi, già prevista dal codice vigente, si prevede il pagamento di una somma da 644 a 2588 euro, oltre ad una decurtazione dei punti dalla patente: 8 nell’ipotesi di prima violazione e 10 punti alla seconda violazione.
Eccesso velocità, 1084 euro multa e 1 mese stop patente
Multe fino a 1084 euro e patente sospesa per massimo un mese per i recidivi che violano i limiti di velocità. Lo prevedono il disegno di legge con nuove norme sulla sicurezza stradale e la delega al governo per le modifiche al Codice della strada, approvate poco fa in Cdm. “Su richiesta dei Sindaci si propone un incremento della sanzione amministrativa pecuniaria fino a 1.084 euro e la sospensione della patente di guida da quindici a trenta giorni, esclusivamente nei casi in cui la stessa persona commetta la violazione dei limiti di velocità all’interno del centro abitato per almeno due volte nell’arco di un anno”, spiega il Mit in una nota.
In ddl stretta autovelox e linea dura su recidivi
Nell’ottica di regolamentare l’utilizzo degli autovelox – spiega il Mit in una nota – si va verso una definizione stringente sulle specifiche tecniche degli apparecchi e sul loro posizionamento. Su richiesta dei Sindaci si propone un incremento della sanzione amministrativa pecuniaria fino a 1.084 euro e la sospensione della patente di guida da quindici a trenta giorni, esclusivamente nei casi in cui la stessa persona commetta la violazione dei limiti di velocità all’interno del centro abitato per almeno due volte nell’arco di un anno.
Alcolock per recidivi ubriachi alla guida
Fonti del ministero dei Trasporti specificano poi che “il pacchetto di misure sulla sicurezza stradale approvato oggi dal Consiglio dei Ministri conferma gli interventi già annunciati e recepisce alcune delle novità proposte dalla Conferenza Unificata. Ora tocca alle Camere legiferare”. Tra i provvedimenti già delineati nei mesi scorsi, la linea linea dura sugli stupefacenti, con il superamento dello “stato di alterazione”: chi viene fermato dopo aver assunto droghe subirà la sospensione della patente. Per gli ubriachi recidivi invece è previsto il divieto assoluto di bere alcol prima di mettersi alla guida e obbligo dell’alcolock, il dispositivo che blocca l’accensione del veicolo in caso di positività all’alcol test. Per i neopatentati c’è il divieto di guidare auto di grossa cilindrata prima che siano trascorsi 3 anni dal conseguimento della patente, mentre per i monopattini diventano obbligatori casco, targhe e assicurazione.
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