Il ministro della Difesa al question time alla Camera: "Attività addestrativa non solo esibizione"

“Le Frecce tricolori incarnano l’eccellenza italiana, sono un simbolo dell’italianità in cui tutti i cittadini si riconoscono”. Così il ministro della Difesa Guido Crosetto nel corso del question time alla Camera, rispondendo sui costi ambientali ed economici relativi alle manifestazioni delle Frecce Tricolori, dopo l’incidente a San Francesco al Campo, nel Torinese, che lo scorso 16 settembre ha coinvolto un aereo delle Frecce Tricolori ed è costato la vita a una bambina di 5 anni. “Tutto ciò diventa nulla di fronte alla morte di una bambina, che non è collegata all’esistenza delle Frecce tricolori ma alla tragicità di un destino che tutti avremmo voluto evitare”, ha concluso.

Le attività aeree rappresentano in primis un’attività addestrativa che coinvolge tutte le capacità dell’Aeronautica militare indispensabile per pianificare e condurre operazioni aeree complesse”. Si tratta “di attività che hanno una ricaduta sul background addestrativo e operativo del personale, non di esibizione di capacità che è ciò che percepisce chi la guarda” ha detto Crosetto. “I costi organizzativi e logistici delle manifestazioni della pattuglia acrobatica – spiega – sono sostenuti molto spesso con l’ausilio di sponsor privati, degli enti locali, civili, organizzatori, delle autorità locali che richiedono la partecipazione delle Frecce Tricolori e, a volte, di altri assetti dell’Aeronautica militare, attraverso l’Aeroclub d’Italia. Per questo motivo – aggiunge Crosetto – il costo di tali attività potrebbe considerarsi quasi nullo in quanto, in assenza di manifestazioni, l’addestramento di piloti verrebbe comunque condotto con attività di diversa natura per arrivare al numero di volo annue previste per mantenere lo stato di prontezza operativa degli equipaggi”. Il ministro spiega che “ciò premesso, in termini meramente economici, il costo di un’ora di volo è di circa 6mila e 800 euro”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata