Il leader Cgil: "Ha dimostrato un grande senso delle istituzioni"
“Credo che sia sotto gli occhi di tutti che è un uomo che ha attraversato il Novecento e che ha segnato la storia del nostro Paese. Un uomo che è stato comunista, che ha fatto insieme ad altri crescere quel Partito comunista che è un’esperienza unica in tutto il mondo, e credo che, proprio forte anche di questa storia e di questo suo ruolo, ha svolto anche una funzione importantissima nel momento in cui è diventato Presidente della Repubblica, passando attraverso una fase economica difficile e di crisi sociale grandissima, con delle grandi novità. E credo che abbia dimostrato un grande senso delle istituzioni, e in particolare cosa significhi applicare e rispettare la nostra Costituzione. Credo che questo sia il tratto più forte, tra l’altro con una grandissima attenzione all’Europa, ai problemi dell’Europa, avendo credo sempre chiaro che il futuro del nostro Paese e del suo ruolo nel mondo è legato alla crescita di una dimensione europea che ancora purtroppo non c’è”. Lo ha detto il leader della Cgil, Maurizio Landini, arrivando alla camera ardente del Presidente emerito Giorgio Napolitano.
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