Il Documento di economia e finanza approvato in Cdm. Approvato anche il dl migranti

Il Consiglio dei ministri ha approvato la nota di aggiornamento al Def. E’ quanto si apprende da fonti del Mef. Il quadro programmatico della Nadef prevede per il 2024 una crescita del Pil all’1,2%. “Il debito pubblico è sostanzialmente stabilizzato” ha detto in conferenza stampa il ministro Giorgetti.  “Il motivo del fatto per cui il debito non diminuisce come auspicato è che il conto da pagare dei bonus edilizi, soprattutto il superbonus, i famosi 80 miliardi saranno pagati in comode rate da 20 miliardi l’anno” dice ancora.

Il ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti ha inviato alla Commissione europea la lettera con i dati della Nadef 2023 all’esame del Cdm di oggi. 

I dati

Il deficit/Pil nel 2023 sale dal 4,3% al 5,3% interamente per l’effetto del Superbonus 110%. Ieri l’Eurostat in un parere aveva dichiarato che i crediti Superbonus 2023 sono da considerare pagabili in corso d’anno. I bonus edilizi, viene fatto notare dalle stesse fonti, avranno dunque un impatto negativo sui conti pubblici quando in assenza di questi il debito sarebbe sceso di un punto percentuale all’anno. I bonus edilizi – si sottolinea ancora – comportano un sostanziale incremento del fabbisogno pubblico nel corso dell’intera legislatura, riducendo gli spazi di manovra per finanziare interventi a favore dell’economia reale e delle famiglie. 

Per il 2024, invece, il governo vede una crescita del 1,2% e un deficit che schizza al 4,3%, dal 3,7% stimato ad aprile, per finanziare la manovra: si ‘crea’ uno spazio di circa 14 miliardi per la legge di Bilancio

Giorgetti: “A Bruxelles comprenderanno la situazione”

“Credo che nella commissione ci siano delle persone che hanno fatto politica e fanno politica a differenza dei banchieri centrali che fanno un altro mestiere e altri tipi di valutazione, sicuramente comprenderanno la situazione come la comprendono molti colleghi ministri”. Così il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, in conferenza stampa dopo il Cdm, rispondendo a una domanda sulla possibile reazione di Bruxelles al deficit italiano

Il ministro ha anche annunciato che nel 2024 ci sarà il primo stanziamento di fondi per il ponte sullo Stretto di Messina. “Sicuramente nel 2024 ci sarà un primo stanziamento” che condurrà “all’effettivo allestimento del cantiere”, ha dichiarato. “Il Fondo opere infrastrutturali finanzierà anche il Ponte, il profilo economico dipende dal profilo temporale e il ministro delle Infrastrutture ha già trasmesso la scadenza temporale”, ha sottolineato Giorgetti.

Due miliardi dalla spending review dei ministeri

Due miliardi di euro per la manovra deriveranno dalla spending review dei ministeri, ha detto ancora Giorgetti, precisando: “Il lavoro che non hanno fatto i singoli ministri lo farà il ministro dell’Economia in loro vece e farà anche di più”.

Al voto l’11 ottobre

Mercoledì 11 ottobre, a partire dalle 9.30, l’aula della Camera esaminerà la nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza (Nadef), con votazioni non prima delle 12.30. E’ quanto ha stabilito la conferenza dei capigruppo di Montecitorio. Il documento – salvo sorprese – verrà approvato questo pomeriggio dal Consiglio dei ministri. 

“Se i numeri della Nadef mi preoccupano? Vediamo, adesso abbiamo una riunione di maggioranza. Faremo le nostre proposte per la manovra. Sappiamo bene che bisogna affrontare una situazione che non è facile ma le capacità di un governo e di una forza politica si vedono quando ci sono le situazioni difficili, farlo nei momenti facili è semplice. Governare una nave quando il mare è mosso è più complicato, ma io sono ottimista e sono convinto che questo governo è in grado di affrontare anche le difficoltà che ci sono. Dobbiamo dire ai cittadini italiani di avere fiducia, andiamo avanti per risolvere tutti i problemi. Certamente non è una situazione facile, ma non bisogna allarmarsi”. Così il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, parlando nei pressi di Montecitorio prima di entrare a palazzo Chigi per una riunione di maggioranza sulla Nadef, attesa in Cdm alle 18.30.

Proroga smart working per fragili nella Pa

È stato prorogato fino al 31 dicembre 2023 il diritto allo smart working per i lavoratori fragili della Pubblica amministrazione. La norma, proposta dal Ministro Paolo Zangrillo, è stata inserita nel dl ‘proroga termini’ approvato questa sera in Consiglio dei ministri. La scadenza del 30 settembre slitta quindi di tre mesi, allineando il lavoro pubblico al lavoro privato. Lo riferisce il ministero della Pubblica amministrazione in una nota. 

Proroga agevolazione mutui per giovani coppie

Il Consiglio dei ministri ha approvato la proroga al 31 dicembre 2023 per la possibilità di richiedere l’accesso alle garanzie statali per l’acquisto prima casa, estese fino all’80% del capitale, a favore di giovani di età inferiore a 36 anni e delle giovani coppie con Isee non superiore a 40 mila euro annui. 

Approvato il dl migranti

“Oggi il Governo ha approvato alcuni importanti provvedimenti”. Lo scrive su Facebook la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Tra questi, spiega la premier, un decreto su immigrazione e sicurezza con cui “rendiamo più veloci le espulsioni degli immigrati irregolari pericolosi, introduciamo la piena tutela per tutte le donne e manteniamo quella per i minori ma con le nuove regole non sarà più possibile mentire sull’età reale”. 

Il ministro Piantedosi ha detto che non si derogherà alla tutela dei minori.

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