La presidente del Consiglio intervistata in occasione dei 20 anni di Sky: "Aiuti a Kiev? Avanti ma senza compromettere la sicurezza"
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è stata intervistata dal direttore di Sky Tg24, Giuseppe De Bellis, nell’ambito delle celebrazioni ‘Sky 20 anni’. Tanti gli argomenti trattati, dall’Ucraina al Mes passando per le tensioni con la magistratura degli ultimi giorni.
“No fronte aperto con magistratura, preoccupa difesa corporativa”
Sulle tensioni con i giudici in seguito alla sentenza del tribunale di Catania che ha liberato quattro migranti tunisini dal Cpr di Pozzallo, Meloni ha detto: “Io sono una persona di destra. Chi è di destra come me ha rispetto dei servitori dello Stato, rispetto della separazione dei poteri, rispetto delle istituzioni della Repubblica. Per quello che mi riguarda non c’è nessun fronte aperto con la magistratura, ma questo non mi impedisce di dire che se una sentenza è incomprensibile, è incomprensibile. A maggior ragione se quella è una sentenza che dichiara di fatto illegittimi provvedimenti del governo, con tutti i passaggi istituzionali che si fanno quando una norma diventa legge in Italia, compresa la controfirma da parte del presidente della Repubblica. E noi l’abbiamo impugnata“. Con riferimento alla sentenza, ha poi precisato: “Posso semplicemente dire che non la condivido. Perché le motivazioni di quella sentenza, che si occupa di un migrante, fra l’altro già destinatario di un provvedimento di espulsione, con tesi francamente incomprensibili, tipo le caratteristiche fisiche del migrante sono quelle adatte ai cercatori d’oro in Tunisia, io devo dire che non sono d’accordo”. E ha concluso: “La difesa corporativa che vedo dall’altra parte piuttosto mi preoccupa, perché come un magistrato è libero di dire che un provvedimento del governo è illegittimo, il governo può dire che non è d’accordo senza che questo voglia dire attaccare una categoria“.
Sul Mes: “Inutile discuterne senza conoscere la cornice”
Anche i temi economici e la ratifica del Mes (Meccanismo Europeo di Stabilità). “La posizione del governo è sempre la stessa: io non ho cambiato idea sul tema del Mes, ma al di là di quello che si pensi nel merito dello strumento penso che chi oggi propone di aprire questo dibattito non faccia un favore all’Italia in ogni caso, che si sia favorevoli o contrari. Banalmente, perché non ha senso discutere uno strumento se non si conosce qual è la cornice all’interno della quale quello strumento si inserisce”, ha detto Meloni a riguardo. “Ad esempio il Mes richiama i parametri del vecchio Patto di stabilità, che se tornassero per noi e per quasi tutti i Paesi europei sarebbero un problema. E non tenerne conto è tipico di un modo miope e ideologico di affrontare il dibattito. Non ho cambiato idea sullo strumento, ma credo che questo dibattito va aperto a valle di un ragionamento che stiamo facendo a 360 gradi senza il quale diventa impossibile ragionare”.
“Avanti con aiuti a Kiev senza compromettere sicurezza”
Per quanto riguarda la guerra in Ucraina, Meloni ha detto: “Sugli aiuti siamo sempre stati al fianco dell’Ucraina ed è quello che continueremo a fare compatibilmente con le richieste che arrivano e con la necessità di non sguarnire, non compromettere la nostra sicurezza: ci sta lavorando il Ministero della Difesa”. E ha aggiunto: “Il nostro sostegno all’Ucraina rimane immutato, banalmente perché la decisione che il governo ha preso dall’inizio del suo mandato, e che l’Italia per la verità aveva già preso prima, è una scelta di convinzione, non è una scelta dettata da altri parametri”.
“Pd allergico a democrazia, faranno segretario ‘tecnico’”
La premier è tornata ad accusare le opposizioni di desiderare un governo tecnico per l’Italia, attaccando duramente il Pd. “Chi vuole il governo tecnico? I soliti noti” che “sono tutti quelli che hanno beneficiato di una politica debole. E che oggi con una politica forte che non si fa dettare la linea possono vedere perdere terreno sotto i piedi. Dopodiché, la sinistra che è allergica alla democrazia: hanno cominciato ad attaccare persino Elly Schlein, non gli va bene neanche il segretario loro se è eletto, faranno il segretario ‘tecnico’“, ha detto la premier. “Questo dibattito sul governo tecnico è molto divertente, me li immagino mentre di notte loro sognano e fanno la lista dei loro ministri tecnici per governare di nuovo l’Italia avendo perso le elezioni. Tranquillizziamoli e aiutiamoli ad attraversare questa fase difficile della loro vita, facciano pure. Intanto, noi governiamo”, ha concluso.
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