Il ministro: "Stiamo valutando di inviare un ospedale da campo per i feriti nella Striscia"
Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani torna a parlare della situazione a Gaza chiarendo che tutti i connazionali sono usciti dalla Striscia. “Per quanto ci riguarda, quasi tutti gli italiani, tranne chi voleva rimanere, tra cui un paio di operatori della Croce Rossa, sono usciti dalla Striscia di Gaza”, ha detto il ministro parlando con i giornalisti al termine di un incontro a Prato, dove ha fatto il punto con rappresentanti di istituzioni e imprese colpite dall’alluvione del 2 novembre scorso. “Abbiamo inviato, come governo italiano, beni di prima necessità attraverso l’aeronautica militare e che sono stati consegnati alla Mezza Luna rossa. Stiamo anche valutando, e lo ha detto il ministro Crosetto, di inviare un ospedale da campo italiano per i feriti nella Striscia”m ha aggiunto Tajani.
Favorevoli a pause umanitarie
Il ministro ha ribadito che il governo italiano è favorevole “a pause umanitarie che permettano, attraverso l’interruzione del conflitto, corridoi umanitari e spostamenti verso il sud della Striscia di Gaza per chi vuole lasciare i territori dove si combatte”. “Le popolazioni civili vanno lasciate fuori dal conflitto, è stato terribile aver visto tagliare la gola ai bambini e uccidere le persone casa per casa”, ha continuato il ministro.
G7 Esteri con obiettivo raggiungere pace
Il ministro, in partenza alla volta di Tokyo dove si svolgerà il G7 degli Esteri, ha spiegato che “all’ordine del giorno c’è la drammatica situazione in Medioriente e quella in Ucraina”. “Sarà un lavoro per cercare di vedere quali iniziative i Paesi dell’Occidente con i propri alleati possono adottare”, ha detto il titolare della Farnesina specificando che “l’obiettivo è di difendere libertà, democrazia, combattere il terrorismo e di raggiungere la pace”. Tajani ha poi aggiunto: “A Parigi si svolgerà il 9 e il 10 una grande conferenza promossa dalla Francia sugli aiuti che possiamo dare alla popolazione civile di Gaza. Ci tengo a sottolineare la differenza fra Hamas, che ha provocato l’inizio di guerra, e la popolazione palestinese, che non ha nulla a che vedere con Hamas”.
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