La presidente Brancaccio in audizione sulla legge di bilancio
Le risorse che il governo stanzierà per il ponte sullo Stretto di Messina non devono andare a discapito dei territori. È l’appello dell’Associazione Nazionale Costruttori Edili (Ance), espresso dalla presidente Federica Brancaccio in audizione sulla legge di bilancio di fronte alle commissioni riunite di Camera e Senato. “I finanziamenti destinati al Ponte sullo Stretto siano aggiuntivi e non vadano a discapito di interventi diffusi sul territorio necessari per rendere competitiva quell’area del Paese”, ha detto Brancaccio. “In materia di investimenti pubblici per le infrastrutture, dopo anni di manovre ampiamente espansive, l’impostazione del ddl di bilancio 2024-2026 appare più prudente con misure di sostegno certamente valide negli obiettivi, ma molto limitate dal punto di vista delle risorse stanziate, ad eccezione dei cospicui finanziamenti previsti per il Ponte sullo Stretto di Messina (11.630 milioni tra il 2024 e il 2038)”, ha osservato. La manovra dispone infatti nuovi stanziamenti per circa 13,3 miliardi di euro nel periodo 2024-2038, di cui 4,1 miliardi per il triennio 2024-2026. “Gli stanziamenti risultano destinati per oltre i 3/4 alla realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina nei prossimi tre anni. Tale quota raggiunge l’87% dei fondi stanziati se si considera la totalità degli stanziamenti pluriennali previsti fino al 2038. Anche nella metà delle risorse di cassa del prossimo triennio (3,7 miliardi nel triennio 2024- 2026) sono destinate al Ponte sullo Stretto”, ha fatto presente la presidente.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata