Il Capo dello Stato ha visitato, a Panmunjom, la Joint Security Area

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha visitato, a Panmunjom, la Joint Security Area, la zona cuscinetto di quattro km di larghezza, che si estende per 248 km lungo il 38º parallelo, che segna il confine tra Corea del Nord e Corea del Sud. “Qui si comprende come una guerra che non si è mai conclusa con il conseguimento della pace, comporta il rischio costante di nuove violenze. Quanto qui viene fatto ha il respiro della storia, è particolarmente importante per evitare esplosioni di violenza ulteriori” ha detto il Capo dello Stato. “A 70 anni dall’armistizio qui la guerra continua – ha spiegato nel corso della visita il generale Harrison, vice comandante inglese del contingente delle Nazioni unite nell’area – il comandante supremo Kim Jong-un ha accelerato il processo di militarizzazione e riarmo. La Corea del Nord ha alcuni missili balistici intercontinentali che possono colpire Roma o Washington. Per la prima volta questa dittatura instabile ha il potere di attaccare militarmente e nuclearmente”, ha aggiunto, sottolineando come con le crisi in corso in Ucraina e in Medioriente non ci sia “molta attenzione” per questa porzione del mondo. “Sotto questa patina apparente di tranquillità e pace – ha concluso Harrison – si nasconde un effettivo rischio di guerra”.

Mattarella: “Qui si è svolta una pagina cruciale nostra storia”

“Qui si è svolta una pagina cruciale nostra storia” ha detto Mattarella dopo aver visitato l’edificio nel quale nel 1953 venne firmato l’armistizio che pose fine alla Guerra di Corea. La casetta di legno azzurro sta a cavallo della linea di demarcazione militare coreana che corre attraverso la zona demilitarizzata e anche il tavolo attorno al quale si riunirono le due parti è diviso dalla linea di confine.

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