In un primo momento sembrava che il provvedimento dovesse essere trasmesso alla Camera in prima lettura

L’iter del ddl costituzionale sul premierato comincerà il suo iter parlamentare dal Senato. È quanto si apprende da fonti parlamentari. Il provvedimento in un primo momento, dopo la firma del presidente della Repubblica, sembrava dovesse essere trasmesso in prima lettura alla Camera, anche perché a palazzo Madama è già in corso l’iter dell’autonomia differenziata e inoltre il Senato è impegnato con la legge di bilancio.

Casellati: “In Parlamento la prossima settimana”

Per quanto riguarda le tempistiche, “io penso che” il ddl di riforma della costituzione sul premierato “atterrerà alle Camere la prossima settimana“. Lo ha detto la ministra delle Riforme, Elisabetta Alberti Casellati, a Rainews24.

Casellati: “Il via dell’iter al Senato non è scelta politica”

“Bisogna chiedere chiedere alle opposizioni perché si sono stupite” di far iniziare al Senato l’iter parlamentare del ddl costituzionale sul premierato, “io invece non ho avuto nessun tipo di stupore, nel senso che il Senato ha appena vistato il provvedimento sull’autonomia differenziata e in genere si guarda a quanti provvedimenti ci sono da una parte e dall’altra. Assolutamente non c’è una scelta politica”, ha detto ancora Casellati intercettata dai cronisti nei pressi di Palazzo Chigi. “Non voglio fare previsioni” sui tempi dell’iter, “li decide la discussione parlamentare, io non intendo strozzare nessuna discussione“, ha concluso.

Opposizioni: “Iter parta da Camera”

“Abbiamo appena appreso da notizie di stampa che la riforma del premierato, che era già stata assegnata alla Camera, sia stata invece assegnata al Senato, e sempre da notizie di stampa apprendiamo che la motivazione di questo spostamento è dovuta all’appartenenza politica del presidente della Camera e di quello della prima commissione che evidentemente non dà sufficienti garanzie sull’iter del provvedimento. Se fosse così sarebbe gravissimo”. Così la deputata del Pd, Simona Bonafè, intervenendo nell’aula di Montecitorio. Palazzo Madama, aggiunge parlando con a fianco la segreteria dem Elly Schlein, “sta già esaminando il provvedimento sull’autonomia differenzia e quello sulla riforma delle province. Era normale che partisse dalla Camera l’iter sul premierato, e viene il dubbio che si stia considerando quindi questa una succursale del Senato. Chiediamo che venga convocata con urgenza una capigruppo”. “Mi corre l’obbligo puntualizzare che il provvedimento non è mai stato assegnato alla Camera, quindi è andato direttamente in assegnazione al Senato”, ha quindi spiegato il presidente di turno Fabio Rampelli.Alla richiesta del Pd si sono poi aggiunti anche Avs e M5S chiedendo di “ottenere l’assegnazione alla Camera e alla commissione affari costituzionali l’istruttoria su questo importante provvedimento”. 

Nordio: “Possibili ritocchi ma premierato è fondamentale”

Quella del premierato “è una riforma fondamentale, è nel programma di governo ed è destinata a dare quella stabilità governativa che finora è mancata nel nostro Paese. È giusto che sia oggetto di discussioni, è presumibile che possano esservi dei ritocchi in Parlamento, ma credo che nella sostanza sia una legge giusta. Noi abbiamo bisogno di una investitura diretta da parte del popolo di chi lo governa, e non vengono alterate o diminuite le prerogative del capo dello Stato. Si tratta di evitare quello che è accaduto in questi ultimi 80 anni, con i ribaltoni che spesso hanno stravolto quella che era la volontà del popolo”. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, a ‘Ping Pong’ su Rai Radio1.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata