L’accusa delle opposizioni: "Non usi treni come auto blu". Lo staff: "Era atteso a Caivano, stop necessario"
A causa di un guasto sulla linea un treno Frecciarossa diretto a Napoli viene deviato sui vecchi binari, si prevede un ritardo e allora il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollorigida, chiede di fermare il convoglio in una stazione non prevista, per poter scendere e proseguire in auto, direzione Caivano. La notizia viene riportata dal Fatto Quotidiano.
Secondo il giornale, Lollobrigida ha usufruito di “fermata straordinaria” del Frecciarossa Torino-Salerno alla stazione di Ciampino, pochi chilometri a sud di Roma. “Una fermata ad hoc” che ha consentito al ministro e ad alcune persone del suo staff per proseguire in macchina verso Caivano dove doveva inaugurare il nuovo parco urbano. Con i rallentamenti, infatti, al treno è stata necessaria più di un’ora per percorrere il tragitto tra Termini e Ciampino – scrive ancora il Fatto – e quindi la centrale operativa di Rfi ha autorizzato la “fermata straordinaria”, in modo che Lollobrigida potesse arrivare in tempo all’appuntamento. Trenitalia ha confermato al quotidiano che far fronte alle esigenze di istituzioni presenti a bordo, per poter consentire lo svolgimento di a impegni istituzionali, è una possibilità prevista dal regolamento delle Ferrovie.
No ulteriori ritardi e costi da fermata Ciampino
La fermata straordinaria a Roma Ciampino del treno Frecciarossa con a bordo il ministro Francesco Lollobrigida è stata richiesta per motivi istituzionali e dopo la verifica della fattibilità è stata autorizzata da Rfi, non causando lo stop alcuna ripercussione sulla circolazione sulla linea già rallentata. È quanto apprende LaPresse da fonti di Fs. La deviazione sulla linea tradizionale via Cassino, viene fatto notare, era di fatto già prevista dal momento che il treno avrebbe fermato anche alla stazione di Napoli Afragola, e non ha comportato – viene spiegato – ulteriori ritardi né costi per l’azienda.
Trenitalia, in 6 mesi 207 fermate straordinarie
“L’effettuazione di una fermata straordinaria non è un evento eccezionale e rientra nelle dinamiche dell’esercizio ferroviario. Negli ultimi sei mesi, nei servizi Frecce, vi sono stati 207 casi di fermate straordinarie per coincidenza/riprotezione dei clienti derivanti da gestione anormalità o circolazione perturbata“. È quanto si legge in una nota di Trenitalia. “Le fermate straordinarie sono valutate in funzione ai tempi di arrivo alla prima località di servizio utile e in relazione alla fermata per servizio commerciale – continua la nota – Nelle condizioni generali di trasporto, in conformità al regolamento europeo 782 del 2021, è indicato che, nel caso in cui l’arrivo alla destinazione finale sia previsto con un ritardo superiore a 60 minuti, qualora il viaggio non risulti più utile ai fini del programma originario di viaggio, il passeggero ha diritto al rientro al punto di partenza o ad altra località intermedia di sua scelta. Quando sussistono particolari esigenze quali, ad esempio di emergenza, di ordine pubblico, ecc…, tale richiesta viene valutata caso per caso e, in relazione ai possibili impatti sulla circolazione e sui passeggeri, si dà o meno la concessione a procedere. In questo caso specifico, inoltre, la circostanza di effettuare una fermata straordinaria presso la stazione di Ciampino veniva comunicata a tutti i passeggeri a bordo treno tramite un annuncio audio. Il treno era stato deviato sulla linea Roma Napoli via Cassino per problemi sulla linea AV. Dopo la partenza è stato fermato a Casilina insieme ad altri treni per circa 27 minuti a causa di rallentamenti in linea dovuti ad un treno merci. A questo punto la sala operativa di Trenitalia ha richiesto al Centro di Coordinamento della Circolazione di RFI la fermata straordinaria presso la successiva stazione di Ciampino, all’altezza della quale il treno si trovava”.
Opposizioni chiedono informativa urgente alla Camera
Una informativa urgente del governo, e in particolare del ministro dei Trasporti Matteo Salvini, sul caso del treno Frecciarossa in ritardo che ha effettuato una fermata straordinaria che ha consentito al ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, di scendere e proseguire in auto verso Caivano. A chiederlo sono i partiti di opposizione, in apertura della seduta d’aula alla Camera. Il primo a intervenire è stato Antony Barbagallo del Pd, al quale si sono associati Marco Grimaldi di Avs, Isabella De Monte di Italia Viva e Alessandro Caramiello del M5S, il quale ha chiesto che a tenere l’informativa sia lo stesso Lollobrigida.
Lollobrigida: “Fermata per garantire mia presenza a Caivano”
“Anche oggi ho passato la giornata con studenti degli agrari a parlare del loro futuro, con i loro docenti capaci di trasmettere passione e amore per il territorio. Ieri a Caivano nell’istituto Morani ho incontrato molti di loro, che grazie alla scuola riscattano un territorio divenuto famoso per l’assenza dello Stato e il proliferare di episodi criminali. Grazie allo Stato, tornato a Caivano con le Istituzioni, le Forze dell’Ordine e tanti cittadini onesti ieri è stato restituito alla città un Parco Pubblico sottratto al degrado. Ero stato invitato ad inaugurarlo alla presenza di centinaia di uomini e donne in divisa, studenti delle scuole elementari fino alle superiori, associazioni e cittadini. Il treno che ho preso per arrivare, ho potuto scoprire solo dopo la partenza, aveva 100 minuti di ritardo e in pochi km ha effettuato diverse lunghe soste. Ho chiesto se fosse possibile scendere in una di queste, come anche altri passeggeri, ma le porte in assenza di passaggi per attraversare i binari non possono essere aperte”. Lo sottolinea in una nota il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, spiegando la vicenda della fermata straordinaria a Ciampino del treno Frecciarossa su cui era a bordo ieri, dal quale è sceso per proseguire in auto verso Caivano. “Dalle dichiarazioni formali dell’azienda, la fermata di Ciampino non ha comportato alcun disservizio aggiuntivo o costi di nessun genere, neppure alcun rischio o ulteriore ritardo per nessuno. Si è trattata di una fermata straordinaria che, al ricorrere di casi straordinari, Trenitalia realizza abitualmente e che è stata annunciata e resa fruibile per tutti i passeggeri”, sottolinea Lollobrigida, aggiungendo: “Avrei potuto restare tranquillamente sul treno, come ho sempre fatto in occasione di ritardi ben più prolungati in passato, né ho mai approfittato del mio ruolo in alcuna occasione. Ho creduto e credo che la mia responsabilità fosse provare a garantire, senza violare alcuna legge o abusare del ruolo che ricopro, la mia presenza dove era stata richiesta e prevista. Per rispetto dei cittadini di Caivano soprattutto. L’unico privilegio che ho ricevuto – conclude – è poter essere con loro, incontrare le persone che mi aspettavano, ringraziare i nostri uomini e donne in divisa e gli studenti. Piantare con loro l’albero della legalità dedicato al giudice Falcone al centro del Parco dimostrando che lo Stato c’è e non dà buche”.
Lollobrigida: “Fermata straordinaria fruibile da tutti”
“Il treno si è fermato a Ciampino, dove è stata effettuata una fermata straordinaria disponibile alla discesa di tutti, come da annuncio diffuso sul treno, e non solo per me come qualcuno ha riportato”. Lo spiega in una nota il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, dopo le polemiche legate alla sosta di un Frecciarossa in ritardo per permettergli di scendere. “Ho continuato – aggiunge – con l’auto di servizio, assegnatami per legge e alla quale, a inizio mandato mi hanno spiegato, non potevo rinunciare se non creando problemi di sicurezza pubblica”.
Schlein: “Da Lollobrigida comportamento arrogante e indegno”
“Non tutti possono permettersi di fermare i treni dove è comodo. Quello di Lollobrigida è un comportamento arrogante e indegno per un ministro della Repubblica: abbiamo già presentato una interrogazione su questo”. Così la segretaria del Pd Elly Schlein nel corso della direzione nazionale dem.
Conte: “Da Lollobrigida segnale devastante a cittadini”
“Ho letto anche io questa notizia” del ministro Francesco Lollobrigida che avrebbe fermato un treno in una stazione sul percorso Roma-Napoli, “non so se c’è stata una precisazione da parte del ministro, immagino sia un fatto confermato a questo punto perché non è stato smentito. Direi che rappresenta un segnale devastante della politica ai cittadini in un momento di tagli e di manovre lacrime e sangue. Un autorevole esponente del governo utilizza un mezzo di trasporto che non è al personale servizio del ministro, ma dei cittadini, e ne fa un privilegio personale”. Così il presidente del M5S, Giuseppe Conte, nel corso della presentazione presso la Sala Capitolare del Senato degli emendamenti del Movimento alla legge di bilancio. “Al di là della gravità del fatto, è un segnale devastante che sta dando la politica. Lo definirei un privilegio da Prima Repubblica, ma non so dire se ministri della Prima Repubblica si sono mai permessi di chiedere un privilegio del genere”, conclude Conte che non si sbilancia su una possibile richiesta di dimissioni: “Ci riserviamo tutte le valutazioni del caso, come sempre ci riuniremo e ci confronteremo”.
Foti: “Vergognosi attacchi da chi si fece Air force Renzi”
“Oggi dal solito quotidiano, con la schiera al seguito di alcuni parlamentari della sinistra, arriva l’ultimo attacco spuntato contro il ministro Lollobrigida. La sua colpa sarebbe quella di essere sceso, a causa di un grave ritardo, dal treno Frecciarossa e senza recare alcun disagio ai passeggeri, pur di presenziare a un evento importante come l’inaugurazione del parco urbano a Caivano. È lampante che l’assenza di un ministro ad un’iniziativa come quella di ieri che sancisce, grazie anche al governo Meloni, la rivincita dei cittadini contro la criminalità, sarebbe stato un vero e proprio danno all’immagine dello Stato. Se la colpa di Lollobrigida è quella di voler esser presente a tutti i costi a Caivano, di aver voluto usare un mezzo pubblico e di aver trovato prontamente un’alternativa per raggiungere il luogo, è evidente che certi sciacalli non sappiano più a cosa aggrapparsi. E fa davvero sorridere la richiesta di dimissioni da parte di Renzi, che arriva proprio da colui il quale si fece fare ‘l’air force Renzi’ tutto per lui. Solidarietà al ministro Lollobrigida”. Lo dichiara in una nota il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Tommaso Foti.
Renzi: “Se vero stop treno chiederemo dimissioni Lollobrigida”
“Se il Ministro Lollobrigida ha davvero fermato un treno Alta Velocità in una stazione sul percorso Roma Napoli ed è sceso proseguendo poi in macchina siamo in presenza di un abuso di potere senza precedenti. I ministri possono usare i mezzi dello Stato ma non possono fermare i treni di tutti i cittadini. Se la notizia sarà confermata chiederemo in Aula le dimissioni di Lollobrigida“. Lo scrive su X il leader di Iv Matteo Renzi.
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