La modifica firmata dall'esponente di FdI propone la sostituzione dei nove euro l'ora con il concetto di "equa retribuzione"
Si vota oggi, 28 novembre, in commissione Lavoro alla Camera, l’emendamento di maggioranza a prima firma Walter Rizzetto (FdI) alla proposta di legge delle opposizioni sul salario minimo. L’emendamento, criticato dagli esponenti della minoranza, trasforma il disegno di legge in una delega al governo per predisporre, entro sei mesi, un intervento-quadro in materia di “retribuzione dei lavoratori e contrattazione collettiva”. Al suo interno i nove euro minimi l’ora proposti da Pd, M5S, Azione, +Europa e Avs vengono bypassati dal concetto di “equa retribuzione”.
Pd chiede stop a lavori fino ad audizione Calderone
Il Partito Democratico ha chiesto lo stop dei lavori sul salario minimo e l’audizione sulla proposta della ministra del Lavoro, Marina Calderone. “Stiamo intervenendo sull’ordine dei lavori e chiediamo interruzione fino all’audizione del ministro Calderone”, ha detto il capogruppo dem in commissione Lavoro, Arturo Scotto.
Rizzetto: “Niente stop ai lavori, oggi si chiude”
Rizzetto, che oltre a essere firmatario dell’emendamento è anche presidente della Commissione Lavoro, ha escluso lo stop ai lavori. “Io ho cercato il ministro Calderone qualche giorno fa ma ha l’agenda piena, non è che un ministro si può liberare su richiesta delle opposizioni in 24 ore, oggi per esempio era a palazzo Chigi per l’incontro con i sindacati”, ha affermato. “Dobbiamo chiuderla oggi, io vorrei chiuderla per dare alle altre commissioni la possibilità di potersi esprimere e dare i pareri di competenza. Io da calendario vedo che il 30 il salario minimo arriva in aula. Mi sembra di aver allargato moltissimo la discussione, non abbiamo mai contingentato i tempi, le posizioni sono molto chiare”, ha aggiunto sottolineando che la commissione “sarà riconvocata” dopo l’aula, prevista alle 15.
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