Lo scrivono le Rsa e Rls Slc-Cgil Teatro alla Scala Scala e Anpi Scala, in una nota. Il saluto istituzionale dovrebbe essere di Ignazio La Russa

Si alza la tensione in vista della Prima della Scala a Milano, domani, 7 dicembre. “Abbiamo appreso con rammarico che il Presidente della Repubblica non potrà quest’anno presenziare all’inaugurazione della stagione scaligera. Come ogni anno avremmo volentieri portato i saluti di tutti i lavoratori e le lavoratrici del teatro alla più alta carica dello Stato. Non parteciperemo invece ad alcun cerimoniale di saluto istituzionale rivolto a chi non ha mai condannato il fascismo, le sue guerre coloniali, l’alleanza e la sudditanza al nazismo che generato leggi razziali e tanto lutto e miseria al popolo italiano”. Così le Rsa e Rls Slc-Cgil Teatro alla Scala Scala e Anpi Scala, in una nota dal titolo. “I fascisti non sono graditi al Teatro alla Scala“.

Domani alla prima della Scala è atteso il presidente del Senato, Ignazio La Russa. “Il Teatro alla Scala rappresenta un luogo democratico e civile, e il nostro sindacato e la sezione Anpi del teatro non possono omaggiare chi ancora non combatte queste politiche”, si legge nel comunicato.

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