Si riaccende lo scontro sul tema nella maggioranza. Opposizioni all'attacco
Si riaccende, anche nella stessa maggioranza, lo scontro sulla ratifica del Mes. Se Forza Italia torna ad aprire, la Lega chiude e il capogruppo del Carroccio alla Camera, Riccardo Molinari, esclude che il tema si possa discutere in Aula il 14, come era emerso dalla capigruppo.
Dopo le parole di Antonio Tajani, da FI è il capogruppo alla Camera Paolo Barelli a tornare sull’argomento: “La posizione di Forza Italia è quella già espressa da Tajani, cioè il Mes può essere approvato se utile ad ottenere la deroga al Patto di Stabilità come l’Italia vuole. Previo un ulteriore passaggio del Parlamento in caso di reale utilizzo. Io so che il ministro Giorgetti è molto attento alla tematica perché sa che la ratifica da parte del Parlamento può essere un contrappeso sulla trattativa per il Patto al fine di arrivare alla deroga e all’esclusione delle spese per il Pnrr e per gli aiuti all’Ucraina per la guerra, e anche far slittare di altri due anni il parametro del 3% del rapporto deficit-Pil. Ricordo che se mai dovessimo utilizzare il Mes saremmo in default. Quindi cosa assolutamente improbabile”. Sul passaggio parlamentare Barelli spiega: “Non è un grande problema, è solo un fatto di principio e da capogruppo di Forza Italia dico che può essere utile per rasserenare gli altri Paesi europei e consentirci di ottenere una risposta positiva alle nostre richieste sulla riforma del Patto Ue”.
A stretto giro però Molinari lo gela: “Il Patto di Stabilità è lontano da essere concluso, e anzi vi do una notizia: penso proprio che il 14 dicembre non discuteremo di Mes. Il ministro Giorgetti ha fatto giustamente presente che è in calendario ma esistono provvedimenti che vengono prima”. In generale, come Lega, “pensiamo sia uno strumento superato ma aspetteremo di capire le indicazioni della Meloni”. Il ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto, sottolinea che “il Mes è il pezzo di un ragionamento ampio, vediamo in questo consiglio Ue cosa si definisce: non può essere visto in modo autonomo. Abbiamo la trattativa sul Patto di Stabilità, le cose vanno raccordate”.
Le opposizioni vanno all’attacco. Da Italia Viva Luigi Marattin commenta: “Siete già scappati 4 mesi fa, ora volete scappare ancora. È così che si comportano i ‘patrioti’ e/o i ‘guerrieri padani’?. Venite in Aula, questa pagliacciata l’avete fatta durare fin troppo”. Il suo collega di partito Enrico Borghi gli fa eco: “L’Italia non ha ratificato fin qui il Mes per motivi solo ideologici. Questo ha indebolito la trattativa che si sta portando avanti sulla riforma del Patto di Stabilità”, mentre sempre da Iv Davide Faraone parla di “ignobile pantomima”. E il segretario di +Europa, Riccardo Magi, chiosa: questa è “una figura cialtronesca da parte di tutta la maggioranza, nei confronti degli italiani e nei confronti dell’Europa. In questo governo di destra, il complottismo anti europeo resta un chiodo fisso che sta condizionando il posizionamento dell’Italia in Ue e il timido europeismo di Forza Italia viene subito smentito dal sovranismo paranoico di Lega e Fratelli d’Italia”.
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