Fu eletto in Parlamento con i Radicali, si affermò con il libro 'Impero'

È morto stanotte all’età di 90 anni il filosofo, politologo e attivista Antonio Negri, conosciuto come Toni Negri. Nei primi anni Sessanta si era iscritto al Partito socialista italiano, per fuoriuscirne in dissenso nel 1963, dopo aver partecipato all’esperienza dei ‘Quaderni Rossi’, da cui iniziò l’avvicinamento all’operaismo. Nel 1964 aderì alla rivista ‘Classe Operaia’, nata da una scissione del mensile ‘Quaderni rossi’. Ottenne la cattedra di filosofia politica alla facoltà di Scienze Politiche nel 1967, dove diventò direttore dell’istituto di Dottrina dello Stato, un periodo in cui gettò le basi per la fondazione di Potere Operaio, gruppo operaista della sinistra extraparlamentare, insieme a Oreste Scalzone e Franco Piperno. Tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio dei Settanta fu inoltre il teorico e il cofondatore di Autonomia Operaia.

Negri fu arrestato durante l’operazione ‘7 aprile’ nel 1979, con l’accusa di essere l’ideologo delle Brigate Rosse e il mandante morale dell’omicidio di Aldo Moro, proclamandosi sempre innocente e vittima di errore giudiziario o di una condanna per un reato di opinione.

Nel 1983 venne eletto deputato nelle liste del Partito Radicale con circa 13mila preferenze, e uscì dal carcere grazie all’immunità parlamentare. Si rifugiò poi in Francia, avvalendosi della ‘dottrina Mitterrand’. Rientrò in Italia nel 1997 per scontare la condanna definitiva a 12 anni per associazione sovversiva e concorso morale nella rapina di Argelato. Dal 1999 passò a trascorrere la pena, ridotta, in semilibertà fino al 2003.

A livello internazionale si affermò con il libro ‘Impero’, pubblicato da Rizzoli nel 2002 e scritto con il filosofo statunitense Michael Hardt, testo diventato pietra miliare del movimento ‘no global’.

La figlia Anna, registra e scrittrice, raccontò nell’autobiografia ‘Con un piede impigliato nella storia’ (Feltrinelli 2009; DeriveApprodi, 2023) gli anni della sua infanzia e adolescenza, che coincisero con gli anni più concitati della figura del padre.

 

 

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