"Non andrò via fino a quando non incontrerò la segretaria Schlein", ha dichiarato l'ex primo cittadino peloritano
L’ex sindaco di Messina Renato Accorinti, storico attivista contro il Ponte sullo Stretto, ha occupato stamani pochi minuti dopo le 10 la sede del Partito democratico. Accorinti ha fatto irruzione nel portone con uno zaino in spalla e indossando una felpa rossa con la scritta “No Ponte”, venendo fermato all’ingresso dagli addetti alla portineria. “Non andrò via fino a quando non incontrerò la segretaria del PD Elly Schlein“, ha dichiarato l’ex primo cittadino peloritano.
Accorinti su Ponte Stretto: “E’ una bomba atomica sul Meridione”
“Oggi, più che mai, è il momento di unirsi“, ha dichiarato Accorinti. “È il momento che i partiti di opposizione, che già si sono schierati contro il Ponte sullo Stretto, si uniscano, assieme ai loro uffici legali, in questa grande battaglia politica. Perché adesso, davvero, si sta oltrepassando ogni limite. Stanno sganciando una bomba atomica sul Meridione e non possiamo restare fermi e inermi. Proprio per questa ragione, oggi, sono qui, a Roma, a pochi giorni dal Natale. E ho deciso di occupare la sede centrale del Partito Democratico, per avere una risposta chiara e compatta, senza tatticismi e strategie politiche individuali. Chiediamo unità. Non andrò via fino a quando non incontrerò la segretaria del PD Elly Schlein“, ha aggiunto l’ex sindaco di Messina, da oltre venticinque anni contro il Ponte sullo Stretto. Lo scorso 2 dicembre, a Messina, oltre 10.000 persone hanno sfilato in città contro il Ponte sullo Stretto: “Noi, dal basso, abbiamo fatto la nostra parte – ricorda – E siamo scesi in piazza per dire ‘no’ al Ponte. Adesso, è il momento che i politici facciano il loro dovere.
“L’unico modo per fermare questa follia è che tutti i partiti di opposizione, già schierati contro il Ponte, uniscano i loro uffici legali, per opporsi allo sperpero di questa montagna di soldi. Ci sentiamo traditi – prosegue l’ex sindaco – da coloro che dovrebbero essere i custodi dei nostri diritti e che si stanno perdendo in tatticismi e strategie individuali, per una mera questione politica-elettorale. La maggior parte della popolazione italiana non vuole il Ponte: lo dicono tutti i sondaggi nazionali. Oggi, sono qui per chiedere un confronto con Elly Schlein e con il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, per avere risposte chiare e concrete. Mi sarei aspettato, infatti, di vederli sfilare, al nostro fianco, a Messina, lo scorso 2 dicembre, come ha fatto Angelo Bonelli, del resto, che ha già lanciato la proposta di unire tutte le forze di opposizione in questa grande battaglia. Ma nessuno dei due era presente: né Elly Schlein, né Giuseppe Conte. E mancavano i segretari nazionali dei sindacati”.
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