Il presidente della Camera nello scambio di auguri con la stampa parlamentare ha parlato anche di Ucraine e Medioriente, di Europee e dell'uso dei decreti legge
Scambio di auguri del presidente della Camera Lorenzo Fontana con la stampa parlamentare: “Non sfuggirà a nessuno che ci troviamo in un momento storico particolare, con due situazioni complicate, in Ucraina e in Medioriente, che non si stanno risolvendo e con quello che sta succedendo nel Mar Rosso. Sono state fatte molte riunioni e incontri bilaterali, io stesso ne ho fatti circa 90, in particolar modo abbiamo seguito l’area del Balcani e del Mediterraneo che crediamo sia fondamentale per gli interessi italiani. Le relazioni interparlamentari sono fondamentali. Da questo punto di vista l’impegno è massimo”. E ha poi aggiunto: “Ho un rapporto di amicizia con il presidente del Parlamento ucraino. E’ un momento difficile per l’Ucraina e auspico che si trovi una soluzione al conflitto folle e devastante in Ucraina per arrivare il prima possibile alla fine della guerra”.
La politica e le procedure parlamentari
“Sono stati fatti tanti decreti legge, io sto cercando di fare in modo che questo strumento venga ridotto, io posso provarci con la moral suasion e la persuasione ma poi le decisioni spettano ad altri. Abbiamo sempre cercato di dialogare con il Governo da questo punto di vista” ha detto. “Cercheremo di fare in modo che questa tendenza si fermi e venga invertita”, ha aggiunto.
“Si è molto parlato dello squilibrio tra Camera e Senato, guardando i dati che ci riguardano, devo dire che questo squilibrio nei numeri non c’è. Sono stati presentati 47 decreti legge e sono andati 24 al Senato e 23 alla Camera” ha spiegato Fontana. “Sul regolamento si sta lavorando da un anno a questa parte. I relatori Iezzi e Fornaro hanno fatto un ottimo lavoro e presentato una prima bozza a un gruppo di lavoro formato da un rappresentante per gruppo parlamentare. Quando si lavora a una riforma del regolamento bisogna rispettare la massima di ‘non fare agli altri quello che non vorrei fosse fatto a te’, serve un’ampia convergenza e quindi ci vuole tempo. Ci vuole equilibrio nei poteri e delle cose si possono fare come maggioranza e come opposizioni, quindi ritengo essenziale che si trovi un equilibrio e darò tutto il tempo che serve. Una democrazia decidente, con pesi e contrappesi, e che possa poi arrivare a una decisione”.
“Per quanto riguarda i decreti omnibus posso dire che qui alla Camera l’emendabilità dei decreti è molto ridotta. Un emendamento per essere ammissibile deve essere pienamente aderente alla materia, circa il 30 per cento sono inammissibili e questo scoraggia i decreti omnibus” dice ancora Fontana.
Le Riforme
Il presidente della Camera ha parlato anche di Riforme: “Io ritengo che quando si fa una riforma costituzionale il tentativo deve essere quello di avere il massimo della condivisione possibile perché si interviene sulle regole del gioco. Il che non significa paralizzarsi ma avere un ampio dibattito, con tutti i tempi assicurati e con l’analisi degli effetti che questa riforma potrà avere. Quindi ritengo fondamentale che ci siano i tempi adatti e spero che venga votata dal maggior numero di parlamentari possibili”.
La Lega
Sulle Europee e sul ruolo della Lega ha detto: “Non sento veti nei confronti della Lega quindi non sono particolarmente preoccupato. Le vere alleanze e le questioni dei numeri si fanno il giorno dopo del voto per il Parlamento europeo. E’ sempre stato così”.
Esistono due Leghe, una di Salvini e una di Giorgetti? “No, non credo, da quello che so le interlocuzioni tra Salvini e Giorgetti ci sono quotidianamente, c’è sempre stato un buon rapporto. Si discute e poi si fa la sintesi, nella Lega è sempre stato così. Si conoscono da 30 anni, dovrebbe succedere qualcosa a livello personale, ma non mi risulta nulla del genere” ha detto Fontana.
Infine gli esteri. Preoccupato per un’eventuale elezione di Donald Trump alla presidenza Usa? “No, nel caso sarebbe un esercizio di democrazia. La collocazione atlantica dell’Italia non è in discussione a prescindere da chi vince”.
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