Rocca: "Giorno terribile, nostro dovere ricordare"
A Roma braccia tese e saluti romani alla commemorazione della Strage di Acca Larentia, avvenuta 46 anni fa, in cui morirono due attivisti del Fronte della Gioventù. Il tutto è avvenuto alla presenza del presidente della Regione Lazio Rocca: la cosa ha scatenato la polemica politica.
Dem all’attacco
“Braccia tese e saluti romani alla commemorazione di Acca Larentia alla presenza del presidente della Regione Lazio Rocca e della vicepresidente Angelilli. Commemorare i morti è una cosa, dare copertura istituzionale ad adunate fasciste è altro. Destra e sinistra, negli anni, hanno lavorato per la costruzione di una memoria condivisa delle vittime degli anni di piombo, ma questa manifestazione è un’altra cosa. Rocca e Angelilli ricordino che sono a capo di una istituzione democratica” ha attaccato in una nota Emanuela Droghei, consigliera regionale e coordinatrice segreteria del Pd Roma.
Rocca: “Giorno terribile, dovere ricordare”
Fu un giorno terribile per Roma, quel 7 gennaio 1978. È doveroso essere qui oggi, in via Acca Larentia, nel quartiere Tuscolano della Capitale, per ricordare i giovanissimi Franco Bigonzetti, Francesco Ciavatta e Stefano Recchioni, morti per l’odio ideologico che ha avvelenato gli Anni di Piombo. A 46 anni di distanza è nostro dovere ricordare. Commemoriamo perciò questi ragazzi uccisi in nome delle loro idee e del credo politico, affinché ciò non avvenga mai più”. Lo scrive su Facebook il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, postando alcune foto della cerimonia di commemorazione a cui ha partecipato questa mattina nella Capitale.
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