Il presidente del Senato: "Attendo con interesse la prevista riunione a sezioni riunite della Cassazione proprio su questo punto"

“Concordo pienamente con Rampelli quando dice che FdI è totalmente estranea all’episodio dei saluti romani alla commemorazione delle tre giovanissime vittime dell’attentato di Acca Larenzia. Peraltro, il fatto è stato eclatante e ha avuto molta visibilità, ma il partito davvero non ha alcun ruolo o responsabilità in quello che è successo”. Così il presidente del Senato Ignazio La Russa, in un colloquio con il Corriere della Sera, sull’adunata con saluto romano avvenuta domenica nel corso dell’anniversario della strage di Acca Larentia a Roma.

“Abbiamo sempre detto ai nostri di non partecipare a certe manifestazioni, che vengono inevitabilmente strumentalizzate da chi vuole attaccarci – aggiunge La Russa – non si va a certe commemorazioni. Non c’entriamo nulla, non c’entra il partito“.

Sul saluto romano come gesto di apologia del fascismo, e quindi reato, La Russa sottolinea “più da avvocato che da politico” come “ci sia incertezza su come considerare certi gesti in caso di commemorazione di persone defunte. Attendo con interesse la prevista riunione a sezioni riunite della Cassazione proprio su questo punto. È possibile che si stabilisca che un saluto romano durante una commemorazione non sia apologia di fascismo, e quindi non sia reato, come molte sentenze stabiliscono. Servirebbe chiarezza, ce lo aspettiamo. Da avvocato appunto, più che politico. Perché, ripeto, come partito noi siamo estranei a certe manifestazioni. Quindi non abbiamo nulla da cui dissociarci”. 

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