Il ministro a LaPresse: "Italia superpotenza culturale"
(LaPresse) Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano in un’intervista a LaPresse spiega la sua visione e punta su arte e turismo come a un fattore di arricchimento personale e allo stesso tempo come ad un volano economico per il Paese. Poi fa il punto sull’attività del suo dicastero e sui progetti in cantiere. “Ho più volte ripetuto, ma anche documentato con accurate analisi, che la cultura può costituire uno straordinario fattore di sviluppo socio economico e certamente integra la qualità della vita. Inoltre, contribuisce ad elevare il senso civico dei cittadini e ci fa stare meglio perché ci regala esperienze nelle sue multiformi articolazioni: la visita di un museo, la partecipazione a un concerto, la lettura di un libro o la semplice contemplazione del paesaggio. Per questo mi sto impegnando affinché la cultura sia diffusa in tutti i territori. Sarebbe bello che in ogni comune italiano ci fossero un teatro, un cartellone, un cinema, una biblioteca e spazi multimediali per i giovani. Detto questo, quando affermo che l’Italia è una superpotenza culturale faccio riferimento alla constatazione storica per cui la nostra Penisola, al centro del Mediterraneo, ha visto il succedersi di rilevanti civiltà. Greci, romani, fenici, arabi, goti, longobardi, bizantini e tanti altri ci hanno lasciato un’enorme ricchezza, un unicum di sovrapposizione storica di culture. Prezzolini ci esortava ad essere all’altezza del nostro grande passato”, afferma Sangiuliano, pronto a scommettere sul fatto che arte e turismo possano diventare anche risorse economiche per l’Italia. “Lo stiamo già facendo. I nostri musei e siti culturali sono enormemente migliorati. Stiamo spendendo bene le risorse del Pnrr (lo dice l’Europa) e stiamo raddoppiando tre grandi musei: Uffizi, Pinacoteca di Brera e l’Archeologico di Napoli. Oggi chi viaggia non si accontenta più del turismo stanziale, stile anni ‘70, ma ha fame di cultura. In Italia sono presenti cinque milioni di opere d’arte, ne possediamo più di ogni altra Nazione al mondo, e ne esponiamo solo 480mila. Per questo stanno sorgendo nuovi musei che utilizzeranno molto gli strumenti multimediali”.
Musei statali ora finalmente sempre aperti e valorizzati, evidenzia il ministro: “In passato erano luoghi polverosi, oggi sono vivi. Sono in atto centinaia di interventi di valorizzazione. Si vada a visitare la Pilotta di Parma o Capodimonte o a verificare cosa è diventata Pompei. Al Colosseo è stato inaugurato l’ascensore panoramico e riaperta la Domus Tiberiana, chiusa dagli anni Settanta”.”L’introduzione del pagamento del Pantheon è stato un indubbio successo – sottolinea Sangiuliano – se ne parlava da anni, ma nessuno lo aveva fatto. Ora lo Stato incassa circa 1 milione e 200 mila euro al mese, risorse che verranno impiegate per la riqualificazione del bene e in parte anche per la solidarietà ai poveri. L’Italia è molto generosa. Abbiamo le domeniche gratuite cui ho aggiunto tre giorni a ingresso libero (25 aprile, 2 giugno e 4 novembre). Inoltre, fino a 18 anni l’accesso è assolutamente gratuito, mentre fino a 25 anni il costo è di soli 2 euro. Disabili e accompagnatori, come è sacrosanto, non pagano, e lo stesso vale per le scolaresche. Non in tutta l’Europa sono così generosi. Il museo degli Abba in Svezia, per esempio, costa all’incirca quanto gli Uffizi. Chi può deve pagare: ci sono turisti che sborsano cifre esose per gli alberghi, ristoranti e altro”.
Il museo della Shoah non è più solo un buono proposito: “Molti lo avevano negli anni teorizzato, un museo dedicato all’Olocausto esiste in tutte le principali capitali europee. Dopo tanta teoria il governo Meloni ha portato in Parlamento la legge istitutiva di questo museo, approvata all’unanimità”. E sulla mostra di Tolkien, tanto discussa: “È un grande successo: oltre 40mila visitatori ad oggi, molti di più di quelli che frequentano normalmente la Galleria Nazionale d’Arte Moderna. I detrattori ci hanno fatto un enorme piacere a parlarne male. Tolkien è stato uno dei più grandi scrittori del Novecento, basterebbe leggere cosa dicono di lui Papa Francesco, che di recente è tornato a citarlo, o altre personalità come Barack Obama o Paul McCartney. Un giornalista di una importante testata internazionale mi ha telefonato per dirmi: ho affrontato la mostra con pregiudizio invece l’ho trovata bellissima”.
Capitolo mostre 2024: a gennaio quella dedicata a Pier Paolo Pasolini e Yukio Mishima e poi? “Abbiamo molti progetti in fase di realizzazione. Stiamo lavorando a una grande mostra sul Futurismo, a ottobre prossimo, ma anche a una su Antonio Gramsci, una delle più grandi personalità intellettuali e politiche del Novecento. A Venaria stanno per arrivare i capolavori di Capodimonte ora al Louvre”. A chi l’accusa di aver pensato soprattutto a Napoli cosa risponde? “Sono nato a Napoli, nel centro storico, e ne rivendico orgogliosamente le origini. Ma in poco più di un anno sono stato tantissime volte a Milano, a Venezia, a Firenze, a Bari, in Sicilia o in Molise. In tutti questi luoghi, solo per citarne alcuni, ci sono progetti del ministero molto importanti a cui sto dando personale impulso”.
Molto importante per il MiC è il recupero delle opere d’arte trafugate: “Il patrimonio culturale è l’anima della Nazione. Solo dagli Stati Uniti, da quando ho assunto l’incarico di Ministro della Cultura, abbiamo rimpatriato oltre 400 opere d’arte. C’è grande e proficua collaborazione con il Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, sempre in prima linea ogni giorno nelle attività di contrasto al traffico illecito delle opere d’arte trafugate”.
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