Il testo presentato dal MoVimento, firmato anche dal leader Giuseppe Conte, invita l'Italia alla riduzione delle spese militari

Interrompere immediatamente la fornitura di materiali d’armamento alle autorità governative ucraine, ferme restando le misure destinate agli aiuti umanitari”. È quanto prevede la risoluzione presentata dal M5S, e firmata tra gli altri anche dal leader pentastellato Giuseppe Conte, in seguito alle comunicazioni del ministro della Difesa Guido Crosetto in materia di proroga dell’autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle autorità governative dell’Ucraina.

Il testo del Movimento impegna anche il Governo “a voler comunicare preventivamente al Parlamento l’indirizzo politico da assumere in occasione di consessi internazionali con riferimento all’evoluzione del conflitto Russia-Ucraina; a voler interpretare l’articolo 1 del decreto-legge 21 dicembre 2023, n. 200, nel senso che il Governo comunica preventivamente alle Aule parlamentari in merito a ciascuna autorizzazione relativa all’invio di armi, al fine di garantire un ampio coinvolgimento delle Camere in merito; a relazionare, nelle opportune sedi, i dettagli in merito alle spese sostenute per le cessioni di forniture militari, nonché illustrare alle Camere la specifica della natura delle somme in entrata derivanti dai decreti interministeriali che definiscono l’elenco dei mezzi, dei materiali e degli equipaggiamenti militari oggetto di cessione all’Ucraina, riassegnate integralmente sui pertinenti capitoli dello stato di previsione del Ministero della difesa”.

“Adottare le opportune iniziative, anche di carattere normativo, volte a una graduale diminuzione delle spese per i sistemi di armamento, che insistono sul bilancio dello Stato, considerata la grave crisi economica e sociale in atto, conseguenza diretta della recente crisi energetica, al fine di non distrarre le risorse finanziarie necessarie a sostenere il tessuto sociale ed economico del Paese e a garantirne la ripresa”. È quanto prevede la risoluzione presentata dal M5S, e firmata tra gli altri anche dal leader pentastellato Giuseppe Conte, in seguito alle comunicazioni del ministro della Difesa Guido Crosetto in materia di proroga dell’autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle autorità governative dell’Ucraina.

Il testo presentato dal Movimento impegna poi tra le altre cose il Governo “ad intraprendere tutte le azioni necessarie atte a scongiurare la distrazione delle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza a favore del cofinanziamento dell’industria della difesa, in particolare per la produzione di armamenti, considerato che tali fondi rappresentano lo strumento principale di ripresa e rilancio dell’economia del Paese provato dalla recente pandemia e non uno strumento di supporto ad una economia di guerra; nell’ambito dei negoziati in corso per la riforma del quadro di governance economica europea, a rivedere l’accordo raggiunto in relazione allo scorporo dai vincoli europei di bilancio della spesa per la difesa, in particolare quella destinata alla produzione di armamenti e, al contempo, a sostenere in sede europea la richiesta di esclusione dal calcolo del deficit di determinate categorie di investimenti pubblici nazionali produttivi, che sono ostacolati dall’attuale quadro di bilancio, tra i quali gli investimenti destinati all’istruzione, quelli in ambito di spesa sanitaria, gli investimenti green, quelli destinati alle energie rinnovabili e ai beni pubblici europei”. 

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